È appena stata presentata il primo tessuto ecopelle sostenibile, che viene interamente prodotta utilizzando dei cactus
Un’azienda messicana produttrice di pellame ha recentemente presentato un nuovo tessuto d’ecopelle vegano, biodegradabile, ecosostenibile derivante dai cactus. Non si tratta di un materiale d’origine chimica ed è durevole al contrario delle sue colleghe di plastica. Si utilizza il cactus nopal, estremamente diffuso nel paese ed impiegato moltissimo in cucina. Si tratta della prima scoperta di questo tipo e potrebbe portare la industria di pelletteria ad essere più sostenibile.
Il materiale durevole
I due inventori sono Adrian Lopez Velarde e Marte Cazarez e circa un mese fa all’interno dell’International Leather Fair Lineapelle hanno presentato Desserto, l’ecopelle nata dai loro lunghi studi. Il lancio di questo nuovo materiale, ha incuriosito molte aziende di moda interessate a diventare più sostenibili e nel contempo conquistare una nuova fetta di mercato.
Adrian Lopez Velarde e Marte Cazarez hanno delle piantagioni di cactus nopal, che come abbiamo detto è usato anche in cucina. L’ecopelle prodotta è molto robusta, al punto da essere utilizzata in valigeria. Ovviamente con i giusti adattamenti si potrebbe tranquillamente impiegare per produrre abbigliamento, accessori, complementi d’arredo, interni di macchine…questo tessuto nasce da ben due anni di ricerche, che hanno dato come risultato un tessuto del tutto simile alla vera pelle.
Il nopal è un cactus rustico, che ha bisogno di poche risorse e noi lo conosciamo come il produttore dei fichi d’India. In Messico vengono impiegate anche le pale, solitamente come mangime per gli animali ma anche in cucina e cresce abbondantemente senza sprecare grandi quantità d’acqua.
Desserto offe quindi una valida alternativa ai tessuti sintetici impiegati da designers e brands della moda e non solo. Si tratta quindi di una reale alternativa ecosostenibile. L’ecopelle sintetica solitamente è ricca di materiali tossici come bisfenolo A e ftalati ed essere a base di PVC o PU, assolutamente non biodegradabili e difficilmente riciclati.