Scopriamo di più sull’imprenditore amico di lunga data di Matteo Renzi e ora indagato per le presunte violazioni della Fondazione Open
L’inchiesta sui finanziamenti alla Fondazione Open ha coinvolto il braccio destro del leader di Italia Viva, Marco Carrai. La biografia dell’imprenditore inseparabile braccio destro di Matteo Renzi.
Chi è Marco Carrai
Il braccio destro di Matteo Renzi, Marco Carrai nasce il 16 marzo 1975 a Greve provincia di Firenze nella zona del Chianti.
Il padre ex calciatore delle giovanili della Fiorentina e la mamma entrambi molto cattolici lo fanno accostare alle idee democristiane per poi virare su Forza Italia di Berlusconi quando la DC non esisterà più.
SI sposa nel 2014 con Francesca Campanà Campanini e fin da giovane è definito una persona schiva, molto riservata e con una salute cagionevole per buona parte dell’infanzia.
In seguito muterà il suo orientamento considerando il voto a Berlusconi soltanto un errore di gioventù e si accosterà al Partito Polare Italiano.
La “virata a sinistra” si consolida quando, dopo la scissione del PPI nel 1996 Carrai seguirà le fila di Romano Prodi dove conosce Renzi.
Il legame con Renzi e l’inchiesta della Procura
L’amicizia con Matteo Renzi risale dunque al periodo durante il quale l’attuale leader di Italia Viva era segretario provinciale del Partito Popolare.
Fino al 2009 i due collaborano fianco a fianco, e nel 2004 Carrai viene eletto consigliere comunale nella lista della Margherita.
In seguito però all’elezione di Renzi come Sindaco di Firenze Carrai sceglie la via imprenditoriale, diventando membro dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, amministratore delegato di Firenze Parcheggi e presidente di Areoporti Firenze.
Nel momento però in cui Renzi guadagna posizioni all’interno del partito, Carrai è sempre al suo fianco come nei congressi della Leopolda.
Attualmente è indagato dalla Procura di Firenze per I finanziamenti alla Fondazione Open.
L’inchiesta riguarda infatti i presunti reati di traffico di influenze e riciclaggio ed illeciti in base alla legge sui finanziamenti ai partiti e vedrebbe appunto coinvolta la Fondazione nata come organizzatrice degli eventi renziani.
Dato lo stretto rapporto tra Renzi e Carrai dunque un ipotesi del coinvolgimento di quest’ultimo appare alla Procura molto probabile e si attendono sviluppi dalle indagini.