Tassa sulla fortuna cambia il prelievo sulle videolottery e il conto lo paga il giocatore
Il Governo Conte Bis ha cambiato ancora la tassa sulla fortuna: con un emendamento al Dl fiscale scatterà il prelievo del 15% direttamente su tutte le vincite di importo superiore ai 200 euro.
Questa è stata modificata e potrebbe prevedere un’interessante novità: prelievo del 15% su tutte le vincite superiori ai 200 euro.
Pertanto, anche le micro vincite saranno “colpite” dal Fisco: non più per importi superiori ai 500 euro.
L’emendamento in arrivo prevede anche una rimodulazione del prelievo erariale unico (Preu) su Slot e videolottery accompagnato da un ulteriore taglio del pay out.
Scopriamo in questa guida di Letto Quotidiano come cambia la Tassa sulla Fortuna.
Flat Tax sulla fortuna
Il Ddl in discussione al Senato aveva messo nel mirino anche le micro vincite prevedendo un prelievo dell’1,9% dal 1° maggio 2020 e dell’1,3% dal primo gennaio 2021, per la vincita di importo fino a 500 euro.
Per l’importo di vincita eccedente i 200 euro, dal primo maggio 2020, il prelievo è stato incrementato dal 12 al 15 per cento.
La stessa aliquota verrà applicata per le vincite eccedenti i 500 euro per i giochi «Vinci per la vita – Win for life gold», «Vinci per la vita -Win for life», «SiVince tutto», lotterie nazionali, gratta e vinci, Enalotto e Superstar.
Per quelle sopra il milione di euro l’aliquota applicata sarà del 25% con un introito di 96 milioni di euro.
Manovra 2020: “Stretta” sugli spot sui giochi con vincite in contante
Nuova stretta sugli spot sui giochi con vincite in denaro contante.
La bozza del decreto attuativo della delega fiscale prevede, oltre ai limiti già in vigore, che non si possa fare pubblicità in tv anche nella «fascia protetta tra le 16 e le 19».
La regola non vale per tutti i canali e le trasmissioni sportive o dedicate al gioco.