Il caso misterioso di Emanuela Orlandi approda nuovamente a Quarto Grado, dove spunta la telefonata anonima in Vaticano: di che cosa si tratta?
Un caso, quello di Emanuela Orlandi, che sembra non riuscire a trovare tutte le risposte: ma ora spunta una telefonata anonima e qualcosa che ha a che vedere con il Vaticano.
La telefonata anonima dopo il rapimento
La ragazza di 15 anni scompare nel nulla nel 22 giugno 1983 e da quel momento il mistero si infittisce. Sono passati 36 anni ma ci sono ancora tantissime domande che sembrano non avere una risposta, anche dopo il ritrovamento di alcune ossa che – dopo i dovuti accertamenti e analisi – non sono appartenenti alla giovane ragazza.
Presunti depistaggi, silenzi e un caso che viene approfondito in tutte le trasmissioni televisive al fine di fare chiarezza su alcuni aspetti, emersi in questi anni. Spunta una telefonata di rivendicazione con un audio per la quale ancora oggi non si è scoperto di chi sia la voce.
Per capire tutto bisogna fare un passo indietro al giorno della scomparsa, proprio due ore dopo arriva una prima telefonata che rivendica il rapimento. Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi, ha evidenziato ad AdnKronos che in questi giorni verrà fatta istanza formale al fine di ottenere una verifica.
Si tratta della telefonata arrivata in Sala Stampa Vaticana dopo le ore 20, nel giorno della sparizione della ragazza: dato raccontato durante una intervista di Monsignor Viganò sul sito di Aldo Maria Valli.
Il caso nella puntata di Quarto Grado del 29 novembre
Questa sera a Quarto Grado verrà fatta una analisi e si cercheranno risposte in merito a questa telefonata anonima. Si pensa infatti ci possano essere dei documenti inediti conservati dalla Santa Sede con il testo integrale della presunta chiamata.
Monsignor Viganò, per il Corriere della Sera, comunica noi e cognomi con valutazioni personali e luoghi tra i quali un personaggio americano che voleva aprire una trattativa con chi era ai tempi Segretario di Stato:
“il testo deve essere nell’archivio della segreteria di stato e non so se fu mai dato agli inquirenti”