L’accusa per la morte di Martina Rossi cade in prescrizione, mentre Chi l’ha Visto ha mostrato documenti inediti e l’ultima foto prima del tragico evento
La morte della povera Martina Rossi sembrava essere un suicidio ma grazie alla lotta dei suoi genitori l’iter è andato avanti: ma ora l’accusa cade in prescrizione.
L’ultima foto prima del tragico decesso
La giovane si trovava a Palma de Maiorca per una vacanza studio e proprio Chi l’ha Visto si è occupata di questo caso, terribile e complicato. Sono stati mostrati documenti inediti e le foto dei due accusati. Tra le foto anche le ultime scattate alla giovane ragazza mentre è in spiaggia, tranquilla e spienserata che prende il sole.
Quello che è accaduto dopo, secondo la ricostruzione del Pm, è cosa nota: infatti Martina diventa oggetto di un tentato stupro e per sfuggire da questi due ragazzi tenta l’impossibile scappando. La sua via di fuga diventa il balcone e quel muretto divisorio: ma purtroppo senza occhiali, con la paura addosso e tutta la situazione perde l’equilibrio e cade nel vuoto decedendo per l’impatto.
Viene trovata morta senza pantaloncini – indumento mai ritrovato – e in un primo momento si è pensato al suicidio. Ma grazie alla lotta della famiglia le indagini sono andate avanti sino a questo punto.
L’accusa caduta in prescrizione
La sentenza per i due ragazzi italiani – Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni – è arrivata il 14 dicembre con una pena per sei anni di carcere ciascuno colpevoli della morte come conseguenza del tentato stupro (tre anni per ogni reato).
Ma è stata prescritta l’accusa di morte – come evidenziato dal Tgcom24 – e lo ha dichiarato il Presidente della sezione della Corte di Appello di Firenze, al momento dell’apertura del processo in secondo grado.