Manovra 2020: taglio dell’IVA dal 22% al 5% sui tamponi e assorbenti biodegradabili e compostabili
Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha twittato e confermato che ci sarà sicuramente il taglio dell’IVA dal 22 al 5%,
“su tamponi e assorbenti compostabili e biodegradabili”.
Niente sulla Tampon Tax che non decolla in Italia, mentre la Germania e altri paesi dell’Europa hanno deciso di adeguarsi e di abbattere la tassazione sui prodotti mestruali.
Detassare gli assorbenti interni, tamponi, coppette mestruali, etc. romane un sogno nel cassetto per le donne italiane: a passare è stato un emendamento del M5S per introdurre l’aliquota agevolata al 5% per i prodotti compostabili non solo per l’igiene femminile ma anche per quelli per anziani, neonati e disabili.
IVA ridotta sugli assorbenti compostabili e biodegradabili
Non si può parlare di Tampon Tax, ma di un
“pink washing del green washing”.
Avere il ciclo mestruale non è un lusso, per questo assorbenti e coppette mestruali devono essere considerati beni di primissima necessità e non equiparati a beni di lusso.
Tampox Tax e riduzione IVA assorbenti: i commenti di Francesco D’Uva
Francesco D’Uva, capogruppo alla Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle, durante una puntata di Omnibus, su La7, ha commentato che tra le ragioni per cui l’IVA non è stata abbassata c’è l’impatto ambientale degli assorbenti e ha consigliato alle donne di usare le coppette mestruali e gli assorbenti di tessuto riutilizzabili.
Assorbenti: quanti se ne usano?
Se si considera una singola donna, ipotizzando 40 anni di ciclo mestruale, dai 12 ai 52 anni di età, si può dire che in una vita consumerà tra i 4.000 e i 10.000 assorbenti e tamponi
Nell’arco di 40 anni il numero di tamponi e assorbenti utilizzati non è così rilevante tale da inquinare il Pianeta, se si considerano tutti gli altri rifiuti che si producono.
In un anno, in media, i cittadini italiani producono 500 chili di rifiuti pro-capite.