L’albero imperatrice può produrre quattro volte più ossigeno rispetto ad alberi di pari dimensione. Può aiutarci a combattere il cambiamento climatico
L’albero della principessa oppure imperatrice è un albero molto particolare, è in grado di depurare l’aria in maniera più efficace di altre specie, producendo ben 4 volte più ossigeno, rispetto ad alberi della stessa dimensione.
Una risorsa contro il cambiamento climatico
L’albero imperatrice è conosciuto con vari nomi, tra cui Kiri e quello scientifico Paulownia tomentosa. Esso è di origine orientale, in prevalenza li possiamo trovare in Cina e Giappone e venne importato nel nostro continente nell’800, quando imperversava la moda delle cineserie. Lo possiamo trovare in giardini privati o pubblici come pianta ornamentale ed è protagonista di molti nuovi impianti.
Come abbiamo detto questa pianta è in grado di processare anidride carbonica ad alti livelli, si parla fino a dieci volte in più rispetto ad altre piante, restituendoci anche 4 volte più ossigeno. Altra caratteristica importante è struttura lignea molto forte e contemporaneamente estremamente flessibile. Viene per questo impiegato per creare strumenti musicali, oggetti ornamentali e mobili.
Probabilmente la sua caratteristica più importante è l’estrema velocità di crescita. L’albero dell’imperatrice raggiunge 20 metri, molto velocemente. Quest’albero è entrato nel 2011 del del Guinness World Record, proprio per la sua celerità di crescita.
Non solo lotta al cambiamento climatico
Non solo è in grado di purificare molto rapidamente la nostra aria, il kiri può pulire il terreno contaminato dalle sostanza dannose. Per questo questa pianta viene impiegata in zone contaminate, che sono poi ripulite e adornate dalla pianta. Tutte le caratteristiche, hanno reso la pianta come un emblema alla lotta al cambiamento climatico.
Come se non bastassero tutte le caratteristiche presentate, questa pianta è molto suggestiva, dato che si addobba di magnifici fiori lilla e rosa. Per questo ultimamente vengono sono piantati nelle nostre città, perché sono ornamentali e nello stesso tempo possono riempire spazzi ampi in poco tempo, purificandoli. A Barletta in questi giorni, ne stanno piantando 8, per lenire i problemi d’inquinamento.