Ha un nome la prima vittima dell’attentato di Londra, in cui sono rimaste uccise 3 persone, una delle quali era l’attentatore
Il papà di una delle vittime uccise nell’attentato di Londra: “La morte di mio figlio non sia pretesto per inasprire le pene”.
L’attacco al London Bridge
È arrivata proprio ieri la notizia della rivendicazione dell’attentato a Londra da parte dell’Isis. Ad uccidere 2 persone e ferirne altre 10, prima di essere colpito dalla Polizia, è stato Usman Khan, già condannato nel 2012 per terrorismo in Inghilterra.
Khan ha avuto una colluttazione con alcune persone prima di essere ucciso dalle forze di Polizia, intervenute sul posto qualche minuto dopo la segnalazione giunta in centrale.
Una delle persone che aveva bloccato l’assassino prima dell’arrivo della Polizia, si è poi scoperto essere a sua volta un assassino. James Ford nel 2004 aveva ucciso Amanda Champion, una ragazza 21enne, disabile. L’uomo l’aveva strangolata e sgozzata, prima di abbandonarne il corpo.
Ford aveva contattato varie volte l’organizzazione dei samaritani, confessando di aver ucciso una ragazza e minacciando di togliersi la vita.
Identificata una vittima dell’attentato di Londra
A pochi giorni di distanta dall’attentato a Londra, viene fuori il nome della prima vittima uccisa da Usman Khan.
Si tratta di Jack Merritt, un ragazzo di 25 anni, laureato a Cambridge. Meritt lavorava per Learning Together, l’iniziativa messa in piedi per la riabilitazione dei detenuti, che aveva organizzato la conferenza proprio nella sala in cui è iniziato l’attacco terroristico.
A diffondere la notizia della morte del ragazzo è stato suo padre David Merritt, che lo ha ricordato come uno “spirito bello”.
In un tweet il papà di Jack ha chiesto che la morte del figlio non venga usata come pretesto per sentenze draconiane o per detenere persone più del necessario.
Intanto, resta ancora senza nome la seconda vittima. L’unica certezza è che si tratti di una donna.
These are the words of David Merritt whose son Jack was killed last night. So sorry for your loss @butwhatifitsall pic.twitter.com/3tez6XzAOu
— Shona Minson (@ShonaMinson) November 30, 2019