Il tratto coinvolto nel crollo dell’A6 tra Torino e Savona, è stato chiuso nuovamente al traffico. Il blocco delle autovetture è avvenuto per motivi di sicurezza.
La protezione civile sta monitorando la frana che ha causato il crollo dell’A6.
Crollo A6: interdetto il tratto tra Altare ed il bivio con la A10
La chiusura del tratto A6 è scattata alle ore 16:00 del pomeriggio di domenica. Una conseguenza dell’attivazione del piano firmato in Prefettura. Il piano prevede che se la frana, sorvegliata speciale in queste ore, dovesse superare alcune soglie di sicurezza, la chiusura dell’autostrada sarà obbligatoria.
Il tratto di strada mette in collegamento il Piemonte con la Liguria. La riapertura era avvenuta soltanto due giorni fa. La A6 era stata chiusa a causa di una frana che aveva fatto cedere il viadotto, nella carreggiata Nord, tra Savona ed Altare. Il viadotto è crollato all’altezza del chilometro 122. Oltre 2 metri di fango hanno fatto cedere i pilastri, portandosi via oltre 30 metri di carreggiata.
Gli agricoltori si dicono isolati
Gli agricoltori della zona di Alessandria intanto lanciano un allarme: a causa delle strade chiuse per le frane, vivono in un continuo stato di allerta. Intanto, gli esperti che hanno effettuato il sopralluogo, come si evince da Il Fatto Quotidiano, hanno dichiarato che:
“La frana su un versante a basso rischio e senza segni premonitori”
Sull’A6 il traffico avrebbe dovuto procedere anche nella giornata di domani, nel doppio senso di circolazione. Invece, ad una settimana di distanza dalla frana, l’accesso alle autovetture, è stato di nuovo negato. Intanto, per monitorare la frana al meglio, sono stati installati dei sistemi di allarme valanghe che permetteranno di bloccare in automatico il transito lungo il viadotto Rio Valletta. Grazie a questi impianti è stato deciso il blocco di oggi.
Intanto, è stata aperta un’inchiesta dalla procura di Savona per accertare lo stato dei piloni del viadotto tra Altare e Ferrania.