Sono ore cruciali per l’omicidio di Luca Sacchi, in attesa di alcuni interrogatori. Ma nel mentre l’ex di Anastasiya fa alcune rivelazioni sconcertanti
Restano i punti interrogativi sull’omicidio di Luca Sacchi, anche se il ruolo di Anastasiya e Princi sembra essere oramai definito. Spunta il racconto dell’ex della giovane che disegna un quadro inedito
L’interrogatorio al mediatore dei pusher
Ci sono stati molti arresti nelle ultime ore e i tasselli di questo delitto sembrano oramai trovare una giusta posizione. Il sequestro del cellulare di Anastasiya potrebbe portare anche alle relazioni tra lei e terze persone nonché capire cosa sia accaduto poco prima dell’omicidio.
Secondo il Corriere, le chat e i messaggi sarebbero stati tutti concellati dalla ragazza portandola al centro del sospetto.
Se qui sono emerse le intercettazioni di Valerio del Grosso, ora l’interrogatorio del mediatore – come evidenzia il Messaggero – pone un altro punto di domanda. Per il procuratore Prestipino
“non ci sono elementi per dire che al vittima fosse coinvolta nella compravendita di sostanze stupefacenti”
Il mediatore dei pusher Piromalli ha evidenziato di aver visto a seguito della sparatoria un giovane che sanguinava:
“lo stesso che faceva parte del ruppo con i quali lui e rispoli si erano già incontrati”
Rispoli, al contrario, non avrebbe riconosciuto la giovane vittima mettendo in luce il fatto:
“c’era una donna china su un ragazzo che non ho mai incontrato in precedenza”
La rivelazione dell’ex di Anastasiya
Nell’attesa che il 4 dicembre vengano svolti gli interrogatori ad Anastasiya e Giovanni Princi, l‘ex fidanzato della ragazza ha lasciato alcune dichiarazioni importanti e sconcertanti.
Il ragazzo di origini ucraine ha rilasciato una intervista al Messaggero, per commentare la vicenda e raccontare quello che conosce lui di questa persona:
“ho conosciuto un’altra persona io, una ragazza tranquilla…senza grilli per la testa, lontana anni luce da questo mondo…sono sconcertato”
Raccontando di una ragazza lontano dal mondo della droga:
“si spaventava se qualcuno si faceva una canna vicino a lei”
Tanto da non immaginarsela come narcotrafficante. In queste ore si dovrebbero definire meglio i ruoli e potrebbe anche spuntare il nome del finanziatore – una terza persona – che avrebbe dato i 70mila euro per l’acquisto delle sostanze.