A pochi giorni dall’anniversario della strage di Corinaldo, il padre di Emma chiede gli venga restituito qualcosa di personale ed estremamente importante
La strage di Corinaldo è ancora molto viva in ognuno di noi e ora il padre di una delle vittime chiede aiuto, per riavere indietro un oggetto molto importante.
La strage dell’8 dicembre 2018
Mancano pochi giorni all’anniversario di quella che l’hanno scorso è stata una strage: dentro la discoteca per ascoltare il loro idolo Sfera Ebbasta sono morti cinque ragazzini tra i 14 e i 16 anni e una donna di 39 anni.
Tantissimi i feriti e lo spavento, per una notte che non verrà mai dimenticata soprattutto dai familiari delle vittime e da chi era lì e ha vissuto quegli attimi di terrore.
Ora il padre di una delle vittime chiede aiuto.
La richiesta del padre di Emma
Emma Fabini aveva 14 anni e quella terribile notte ha perso la vita, mentre i genitori cercavano di chiamarla sul cellulare dove aveva tutte le sue foto e i suoi segreti. Lei non ha più risposto e loro hanno capito di averla persa.
La famiglia vorrebbe nuovamente avere accesso a quel cellulare come ricordo, tra foto e messaggi, ma da quella notte lo stesso risulta essere bloccato. Purtroppo nessuno conosce la password per sbloccarlo.
In una intervista esclusiva a Repubblica, il padre racconta il suo dolore:
“mi piacerebbe leggere i suoi messaggi, vedere le sue ultime foto”
La famiglia ha provato in ogni modo a sbloccarlo, con combinazioni di ogni tipologia ma che non sono state utili per sbloccare quel cellulare oramai secretato.
Il padre racconta che si sono rivolti anche al produttore Apple:
“ci hanno detto che l’unico modo è azzerare tutto. ma non vogliamo”
La cosa che disturba maggiormente la famiglia è che la Polizia ha sbloccato un cellulare simile utile ai fini investigativi, mentre quello della ragazza è stato consegnato alla famiglia:
“aveva 14 anni condividere i suoi ultimi respiri è l’unico modo per starle accanto”