Il caso Martina Rossi, precipitata da un balcone dopo un tentativo di stupro si è tragicamente rispecchiato nella fine di un’altra 20enne. I dettagli
Non si sono ancora placate le polemiche per la morte assurda di Martina Rossi, precipitata dal balcone di un hotel a Palma di Maiorca e già le cronache riportano un caso tragicamente analogo, con protagonista una 23enne.
La morte della 20enne Martina Rossi
I dati dei femminicidi parlano chiaro: nel 2018 i casi sono addirittura aumentati e le cronache riportano sempre più spesso casi di donne che subiscono tremende violenze.
Uno degli ultimi casi che ci toccano da vicino riguarda la 23enne Martina Rossi originaria di Genova, che ha trovato la morte precipitando da una finestra da un hotel di Palma di Maiorca in Spagna.
Dalle ricostruzioni la ragazza, in vacanza insieme ad altre due amiche, sale al sesto piano dell’albergo ma dopo pochi minuti precipiterà con urla strazianti.
Le indagini si chiudono inizialmente come suicidio ma in seguito alle polemiche sollevate dalla famiglia le indagini si riaprono con la riesumazione del cadavere e l’inchiesta smaschera delle false testimonianze e dei conivolgimenti nella tragedia.
I due giovani aretini Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi che erano in stanza con Martina secondo l’accusa avrebbero tentato di violentarla e la giovane per scappare sarebbe precipitata dal balcone. I due si sono sempre dichiarati estranei ai fatti ma sono stati condannati a 7 anni di carcere nel 2018.
Un’altra giovane vita spezzata dopo lo stupro, il nuovo caso agghiacciante
La tragedia di Martina è uno dei casi più discussi della cronaca nera degli ultimi anni proprio per la dinamica agghiacciante, ma a quanto pare purtroppo non è l’unico.
Come riporta anche Il Messaggero un’altra giovane vittima ha avuto lo stesso destino di Martina.
La 23enne Sule Cet è morta cadendo dal ventunesimo piano di un grattacielo il 24 maggio 2018 ed anche in quel caso si parlò subito di suicidio.
Le indagini però hanno portato ad un’altra sconvolgente verità con un parallelismo inquietante con la morte dell’italiana Martina.
L’ autopsia infatti ha rivelato segni di violenza sessuale e non sono state trovate impronte digitali della ragazza sulle finestre.
Sule sarebbe precipitata infatti dopo aver subito uno stupro da parte del giovane turco Cagatay Aksu condannato all’ergastolo e del suo complice Berk Akand condannato invece a 18 anni e nove mesi.
In Turchia il caso della giovane stuprata e morta precipitata è diventato un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.
La sensibilizzazione su casi tragicamente troppo frequenti come dimostrano i casi di Martina e Sule è una priorità anche per l’Italia come è apparso durante le recenti manifestazioni della “Giornata contro la violenza sulle donne”.