Il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, parla dopo la scarcerazione. L’uomo resta ancora indagato per reati amministrativi
Dopo la revoca degli arresti domiciliari, il sindaco Andrea Carletti racconta la gogna mediatica.
Il sindaco di Bibbiano torna libero
Il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, può tornare a fare il sindaco. L’uomo, finito al centro della vicenda dei presunti abusi sui minori, era accusato di abuso di ufficio e falso.
Carletti venne prima arrestato, poi finì ai domiciliari, quindi è stato costretto all’obbligo di dimora. Il primo cittadino si era autosospeso, di sua volontà, dal Partito Democratico. Ieri la Cassazione ha revocato anche l’obbligo di dimora.
La vicenda in cui era stato coinvolto Carletti era l’inchiesta Angeli e Demoni, riguardante i presunti affidi illeciti di minori a famiglie affidatarie.
La gogna mediatica del sindaco
Durante una lunga intervista rilasciata a Il Corriere, il primo cittadino di Bibbiano ha raccontato quello che ha passato in questi mesi, dagli insulti alle minacce di morte destinate a suo figlio.
Quello che il popolo del web chiedeva era un vero e proprio linciaggio di Andrea Carletti. La pagina facebook sommersa di insulti, in un attimo il primo cittadino diventa l’orco di una storia dai risvolti terrificanti.
La verità, racconta il sindaco, sembrava non interessare nessuno: la macchina del fango era partita ed era pronta a trascinare con sé ogni cosa riguardasse Carletti e la sua famiglia.
Una sentezza di condanna emessa ancor prima del Tribunale: lui era la figura perfetta per il pubblico linciaggio, non solo sindaco, ma anche del Pd.
Intanto, da domani, racconta Carletti, si tornerà al silenzio per affrontare le altre fasi del processo. Il primo cittadino di Bibbiano è, infatti, ancora indagato per reati amministrativi.
Il prefetto di Reggio Emilia ha fatto sapere che Carletti potrà tornare a ricoprire il ruolo di sindaco.