Dimessa dall’ospedale, è in coma. La tragica vicenda di Mariana Serban, 42enne di Brescia che lotta tra la vita e la morte
La storia di Mariana, dimessa dall’ospedale di Brescia e finita in coma per un infarto.
Il malore e la corsa in ospedale
È la sera del 20 Novembre. Mariana Tansie Serban, 42 anni, di Chiari, accusa dei dolori al petto e alla spalla e dice di avere la sensazione di vomito, così il marito decide di accompagnarla in ospedale.
Nel sococomio Romano di Lombardia, dove la donna arriva con forti dolori, i medici la visitano, ma non le diagosticano nessuna particolare patologia e, dopo una flebo calmante, decidono di rimandarla a casa.
Ed è proprio al rientro a casa che si consuma la tragedia: Mariana si sente di nuovo male, ma questa volta la situazione precipita e la donna torna nell’ospedale bresciano, ma in coma.
Rientrata a casa, infatti, Mariana ha un infarto e quando arriva per la seconda volta in ospedale è già in coma.
Le accuse del marito
Ora il marito di Mariana, Petre Serban, 48 anni, vuole soltanto sapere la verità. Come mai, nonostanti i dolori che la vittima lamentava di avere, i medici non hanno deciso di trattenerla in ospedale e farle ulteriori controlli, si chiede l’uomo.
I due, originari della Romania, ma in Italia da circa 30 anni, hanno 3 figli che ora rischiano di perdere la loro madre per un infarto che, a detta anche dell’avvocato della famiglia, era facilmente prevedibile.
Il marito della donna accusa il personale medico che non le avrebbe creduto, nonostante Mariana lamentasse forti dolori.
“Signora, lei sta meglio di tutti noi”
le avrebbero detto i medici, come riporta Fanpage.
Ora la donna lotta tra la vita e la morte in un letto d’ospedale, perché è finita in coma in seguito all’infarto che l’ha colpita dopo le dimissioni.
In quello stesso ospedale un caso simile a quello di Mariana era già avvenuto lo scorso giugno, quando una donna era stata dimessa con una diagnosi di carenza da sodio ed invece c’era in corso un infarto che l’ha uccisa poche ore dopo.