Revocati gli arresti domiciliari per Lara Comi. L’ex eurodeputata era stata indagata per tangenti e finanziamenti illeciti.
A comunicare la libertà di Lara Comi Gian Piero Biancolella, suo avvocato.
Lara Comi è libera
L’avvocato di Lara Comi, come si legge su Fanpage ha affermato:
“Adesso l’impegno della difesa sarà quello di ottenere il proscioglimento da ogni accusa”
L’ex esponente di Forza Italia è accusata di corruzione e finanziamenti illeciti. Alcune consulenze che l’eurodeputata aveva svolto, erano state considerate non a norma. Inoltre, è accusata anche di aver agito in modo da arrecare danno al Parlamento Europeo. L’inchiesta Mensa dei Poveri condotta a Milano dalla direzione distrettuale antimafia l’ha vista protagonista. In particolare, l’ex eurodeputata doveva rispondere di tre vicende come i due contratti di consulenza che la sua società – Premium Consulting Srl – ha ricevuto da parte di Afol.
Queste motivazioni, avevano portato gli inquirenti a mettere agli arresti domiciliari la Comi, il 14 novembre scorso. Due giorni fa, ha avuto il riesame e ha chiesto la revoca degli arresti. In quella sede, il suo avvocato sosteneva che non sussistevano i motivi dell’arresto.
Accuse “contraddittorie e non credibili”
Lara Comi era stata accusata da altri tre indagati la cui testimonianza era stata definita dal suo legale contraddittoria e non credibile. I tre testimoni sono: Nino Caianello, Forza Italia, Maria Teresa Bergamaschi, avvocato, e Andrea Aliverti, addetto stampa.
L’inchiesta messa in campo dalla procura milanese ha controllato diversi appalti truccati, finanziamenti illegali e nomine pilotate in tutta la Lombardia. L’inchiesta aveva fatto sì che finissero in manette 43 persone. Tra queste, oltre alla Comi, anche l’ex sottosegretario regionale Fabio Altitonante e Pietro Tatarella, consigliere comunale.