Segreteria di Stato del Vaticano socio di Lapo Elkann ed Enrico Preziosi. Che cosa sta succedendo?
Si tratta di un investimento di 6 milioni di euro per sottoscrivere il 25% di Italia Indipendent, la società di occhiali e prodotti lifestyle fondata da Lapo Elkann ora socio del Vaticano.
Inoltre, la Segreteria di Stato del Vaticano scommette pure sull’Ipo del colosso dei giocattoli Giochi Preziosi, gruppo del patron del Genoa Enrico Preziosi.
Le destinazioni dei capitali della Segreteria di Stato del Vaticano hanno la base a Malta: le operazioni sono state perfezionate attraverso il Centurion Global Fund, fondo con sede a La Valletta gestito da un banchiere ex Credit Suisse, Enrico Crasso.
La notizia non è nuova, infatti, nel mese di febbraio il Vaticano è diventato socio di Italia Independent, azienda di occhiali e prodotti lifestyle fondata da Lapo Elkann e quotata a Piazza Affari.
Vaticano, secondo socio di Italia Indipendent
A quanto pare il Vaticano non sarebbe di certo un piccolo azionista, ma il secondo socio d’affari più importante dopo lo stesso rampollo di casa Agnelli.
Il Fondo Centurion ha sottoscritto nuovi titoli azionari a 2,35 euro, per un totale di 6 milioni di euro a cui corrisponde il 25% del capitale.
“L’iniezione di cassa legata e l’imputazione a riserva di patrimonio netto del prestito obbligazionario faranno sì che la società possa adesso entrare in una nuova fase legata a un più articolato e incisivo rilancio commerciale”,
spiega Italia Independent.
Lo stesso rampollo di Casa Agnelli ha dichiarato di essere felice di aver trovato nuovi soci che aiuteranno a far crescere il brand Italia Independent nel mondo.
Vaticano investe anche su Preziosi
Tra gli altri investimenti, il Vaticano ha investito 10 milioni per 14% di New Deal, società in cui Enrico Preziosi ha appena conferito l’11,7% di Giochi Preziosi.
Vaticano investe sulla produzione del film “Men in Black” e “Rocketman”
Altri 4 milioni sono serviti a finanziare la produzione di film come l’ultimo “Men in Black” e la biografia di Elton John, “Rocketman”.