La maggioranza ha raggiunto un’intesa in merito alla Manovra 2020 ovvero alle tasse su plastica e zucchero. Si voterà lunedì.
Sulla manovra 2020 hanno trovato una mediazione sui nodi Pd, M5s, Italia Viva e Leu. Per Berlusconi, Meloni e Salvini, invece, si tratterà di una legge di bilancio disastrosa.
I nodi sulla Manovra 2020 si sciolgono
Ad aver sciolto i dubbi in merito alla Manovra 2020 ci ha pensato l’esecutivo durante un vertice a Palazzo Chigi. Pd, M5s, Italia Viva e Leu si sono accordati su plastic e sugar tax. Si voterà alla Manovra 2020 a partire dalla settimana prossima, per cercare di raggiungere un accordo entro venerdì.
Come si legge su TgCom, Marattin, vice capo gruppo di Italia Viva, si è detto fiducioso sull’accordo:
“Siamo fiduciosi di poter arrivare a un accordo, ma non possiamo dire che siamo arrivati in fondo”.
Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini in una nota congiunta, non si sono detti altrettanto entusiasti. Per loro, infatti, rappresenta “una manovra disastrosa a base di tasse e manette”, come si legge su TgCom.
In cosa consiste l’accordo
La tassa sulla plastica potrebbe essere rinviata di 6 mesi con un calo di 40 centesimi (invece che 50). In questo modo, entrerebbe in vigore a partire da luglio 2020. Un rinvio che interesserà anche la tassa sullo zucchero su cui, però, gli emendamenti correttivi non sono stati ancora emanati.
Un’altra opzione vorrebbe che la tassa sulla plastica farebbe un balzello fino al 2021 ma devono essere verificate le modifiche. Una modifica sostanziale potrebbe avvenire anche sulle lotterie istantanee.
Lunedì 9 dicembre, alle 13, al Senato, si ipotizza un esame unico. A stabilirlo l’Ufficio di presidenza della Commissione, ipotizzando che l’unica lettura vera potrà avvenire a palazzo Madama.