Lo squalo della Groenlandia è il vertebrato più longevo del mondo, l’esemplare più vecchio mai studiato ha 512 anni
Lo squalo della Groenlandia è il vertebrato più longevo del mondo e sono stati trovati e studiati esemplari che nuotano dal 1600, ma quello più vecchio ha 512 anni.
La notizia arriva da un gruppo di scienziati che lo studiano da anni, proprio per la sua particolarità. Lo squalo della Groenlandia tra le 400 specie di squalo è la più longeva, oltre a battere ogni record di ogni creatura vertebrata. Il precedente record di longevità andava all’esemplare di vongola oceanica più vecchio che aveva 507 anni.
Lo squalo della Groenlandia
Questa particolare razza vive nelle acque gelide come quelle che lambiscono l’Artico. Una delle ipotesi sul motivo della loro lunga vita sia l’habitat in cui risiedono. Il gruppo di ricercatori avrebbero trovato un grosso esemplare di Squalo della Groenlandia che potrebbe essere in circolazione da ben 512 anni. La notizia può colpire il grande pubblico, ma è una cosa nota agli specialisti del settore.
Molti sono stati gli esemplari – con età comprese tra i tre o i quattro secoli. Inoltre, pare che la maturità sessuale non dovrebbe arrivare prima dei 150 anni d’età. Numeri che se paragonati col nostro ciclo vitale, fanno realmente riflettere.
Fin’ora sono stati esaminati in totale 28 soggetti e l’esemplare di 512 anni è lungo circa 5 metri e mezzo per un peso di oltre una tonnellata. Immaginate questo squalo che si aggira da oltre 5 secoli pressoché al buio nelle acque gelide del Mar Glaciale Artico per anni, che solo dopo 150 anni può accoppiarsi e con un po’ di fortuna trovare una compagna? Un evento eccezionale.
Chissà cosa potrebbe raccontarci se potesse raccontare la sua lunga vita. Le fonti di nutrimento al momento nella zona si stanno diradando, per questo avvistarlo pare che sia diventato più semplice.
Lo squalo della Groenlandia è conosciuto e riportato nei libri di scienza dalla fine dell’800, ma è ancora un animale di cui sappiamo pochissimo. La loro inusuale longevità spinge i ricercatori a tutelare maggiormente la specie. In Norvegia per esempio è stata inserita nella lista rossa delle specie, dato che a volte è vittima di catture accidentali, durante le battute di pesca.