Nel processo per il depistaggio di Via D’Amelio, la Procura ha depositato le trascrizioni delle telefonate tra Scarantino e il pm Carmelo Petralia
Le intercettazioni choc tra il falso pentito e il pm indagato per calunnia nel processo per depistaggio di Via D’Amelio.
Le intercettazioni tra Scarantino e i pm
Depositate dalla procura di Caltanissetta le trascrizioni delle intercettazioni tra il falso pentito, Vincenzo Scarantino, e i pm che si sono occupati della sua collaborazione con la giustizia.
Come riporta La Repubblica, in una delle intercettazioni telefoniche, si sente il procuratore ministero, Carmelo Petralia, chiedere al pentito Scarantino quanto fosse preparato in vista del dibattimento. Il pentito aveva accusato alcune persone innocenti della strage di Via D’Amelio. Le accuse per il pm Petralia e l’altro pubblico ministero, Anna Maria Palma, sono per entrambi di calunnia.
In un’altra intercettazione, il pm Palma fa una sorta di breve interrogatorio a Scarantino, per anticipargli le domande che avrebbe fatto poi in aula.
Processo per depistaggio
Il processo per depistaggio è a carico di 3 ex ispettori di Polizia: Fabrizio Mattei, Michele Ribaudo e il dirigente Mario Bòtre. Le intercettazioni tra il pentito e i pm erano state registrate su alcuni nastri che la procura di Caltanissetta ha acquisito soltanto recentemente. Per i 3 poliziotti e i 2 pubblici ministeri, Carmelo Petralia e Anna Maria Palma, l’accusa è di calunnia aggravata.
Tra Scarantino e i pm emergono decine di telefonate, in cui il pentito chiedeva spesso del sistema di protezione che gli era stato affidato.
L’indagine sui due magistrati inizia un anno fa, quando la Procura di Caltanissetta ha chiesto ai colleghi messinesi di accertare se ci fosse qualche responsabilità anche dei magistrati.
È partita così un’inchiesta per calunnia aggravata con imputati i 2 pm e i 3 ex ispettori di Polizia. Ad occuparsi dell’indagine è ora Maurizio De Lucia, pm di Messina.