Sclerosi multipla e demielinizzazione: la malattia colpisce soprattutto i giovani. Ecco cosa dice il neurologo, dopo la notizia legata al problema di Fedez.
Negli ultimi giorni, i tabloid hanno tuonato la notizia di Fedez che rischia di ammalarsi di sclerosi multipla.
Vediamo perché la cosiddetta demielinizzazione colpisce maggiormente i giovani, secondo un neurologo intervistato da Leggo.it.
Sclerosi multipla e deminielinizzazione: perché colpisce di più i giovani?
Intervistato da Leggo.it, Paolo Maria Rossini, responsabile dell’area neuroscienze dell’Irccs San Raffaele di Roma, ha spiegato perché sono soprattutto i giovani ad essere più esposti alla demielinizzazione che porta, poi, alla sclerosi multipla.
Ecco cosa ha raccontato il professore:
“I neuroni hanno un nucleo e poi dei prolungamenti. Uno di questi, il più importante, si chiama assone: sta in contatto con tutti gli altri neuroni, ed è circondato da una guaina mielinica, che può essere aggredita e distrutta“.
E ha aggiunto: “Quando accade, la funzione dei neuroni colpiti viene parzialmente perduta. Nella sclerosi multipla, alcuni anticorpi “cattivi” aggrediscono la guaina mielinica e la distruggono in alcune zone“.
“La si definisce infatti sclerosi multipla o sclerosi a placche proprio perché si formano placche di demielinizzazione in piccole aree“, sottolinea il prof.
Anche se la malattia non è debellabile del tutto, il neurologo afferma che “Non abbiamo risolto definitivamente la sclerosi multipla, ma certamente se si interviene presto la prognosi a lunga gittata oggi è migliore rispetto a 20-30 anni fa”.
Sclerosi multipla: come riconoscerla e trattarla in tempo?
Il professore spiega che si tratta di “una malattia dei giovani” che “mediamente colpisce intorno ai 20-25 anni di età, riguarda di più le femmine, e ha un andamento geografico soprattutto nei Paesi scandinavi“.
Per quanto riguarda il nostro paese, il professore afferma che:
“In Italia si riscontra di più al nord. Il motivo non è ancora ben conosciuto, ma è molto ben descritto. Il sintomo più frequente è una neurite ottica, ossia la perdita di vista ad un occhio destro o al sinistro, ma soprattutto la perdita di vista centrale. Ed è un sintomo d’esordio”.
Che sintomi ci sono?
Il professore spiega che i sintomi variano a seconda dell’area colpita:
“A seconda dell’area di demielinizzazione, si avrà un sintomo diverso: un disturbo dell’equilibrio, una paralisi di un nervo facciale, un problema di forza o di sensibilità al braccio o ad una gamba“.
“Un’altra prerogativa è che la malattia, almeno inizialmente, nella maggioranza dei casi va e viene in modo spontaneo. Il sintomo, cioè, dopo alcuni giorni si risolve spontaneamente, poi si ripresenta allo stesso modo, oppure se ne presenta un altro“.
Il neurologo, infine, conclude dicendo che “Purtroppo, col passare del tempo, il recupero spontaneo non è più totale e la persona piano piano nel corso degli anni diventa sempre più disabile“.