Un gesto assurdo quello del ragazzo che ha spinto il piccolo di sei anni giù dalla Tate Tower. Ma perché?
E’ stato un attimo e sulla Tate Tower questo ragazzo ha preso il bambino di sei anni e lo ha gettato nel vuoto. Oggi emerge la sua agghiacciante motivazione.
Bambino precipitato il 4 agosto
Per ricodare questo bruttissimo episodio si deve andare indietro a questa estate, quando il 4 agosto un bambino di sei anni era insieme alla mamma nel terrazzo di una delle torri più belle di Londra.
Una folla di visitatori che si godevano l’aria fresca, mentre un ragazzino minorenne decide di fare qualcosa di terribile: sceglie il bambino, lo prende in braccio e lo scaraventa giù nel vuoto.
Il destino, per fortuna, ha voluto che il piccolo precipitasse “solo” per cinque piani fermato da una tettoia. Immediato l’arrivo dei soccorsi e dell’eliambulanza per il trasporto all’ospedale più vicino dove il piccolo è stato ricoverato per trauma cranico con emorragia celebrale. Non solo, perchè per la caduta ha riportato frattura gravi su tutto il corpo per la quale ancora oggi sta lottando.
I genitori raccontano l’incubo da quel 4 agosto, con il piccolo che deve sopportare dolori, interventi, ricoveri e cure molto costose.
L’agghiacciante confessione dell’aggressore
L’aggressore si chiama Jonty Bravery, oggi 18 anni, che ha confessato il suo gesto la cui motivazione ha scosso gli inglesi e non solo:
“volevo andare in televisione e avere almeno 15 minuti di notorietà con la mia faccia al notiziario della sera”
Proprio in quel famoso 4 agosto, dopo il suo insano gesto, Jonty si è avvicinato ad un guardiano
“credo di avere ucciso qualcuno”
Il ragazzo, come riportano i media inglesi, presenta problemi psichici e si è dichiarato colpevole durante il processo ad Old Bailey. Oggi arrestato e trasferito al Broadmoor Hospital sotto sorveglianza massima: in passato gli era già stato riscontrato un disturbo della personalità ossessivo compulsiva.