L’Italia in Europa è il terzo stato per riciclo degli imballaggi. Il recupero della spazzatura è cresciuto del 42% in ultimi 10 anni
Il nostro paese in Europa è al terzo posto per quanto riguarda il recupero ed il riciclo degli imballaggi come carta, vetro, plastica, legno, alluminio ed acciaio.
Siamo sempre terzi anche per quanto riguarda il loro riciclo, che vede una percentuale del 67% e siamo preceduti da Spagna con una percentuale del 70% e Germania in testa con un recupero del 71%.
Il rapporto L’Italia del Riciclo 2019
I dati appena enunciati, sono presenti nell’annuale rapporto L’Italia del Riciclo 2019. Siamo ormai alla decima edizione ed è stato redatto dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile che è presieduta da Edo Ronchi, con collaborazione con la Fise Unicircular che sarebbe l’Unione Imprese Economia Circolare.
Analizzando i dati di questi rapporti, in Italia il recupero di questi imballaggi è cresciuto da 76 a 108 milioni di tonnellate, con una crescite del 42%, con una lieve crescita anche della produzione di rifiuti pari al 6% passando da 155 a 164 milioni di tonnellate, mentre la crescita della produzione di rifiuti elettronici, veicoli fuori uso crescono più lentamente. Le filiere di recupero per poi avviare il riciclo, sono ben avviate oppure hanno già raggiunto gli obiettivi fissati per il 2025.
Il numeri del riciclo in Italia
Se il recupero dei rifiuti sale, aumenta anche il conseguente riciclo degli stessi. Abbiamo un incremento del 27%, passando da 6,7 a 8,5 milioni di tonnellate e un aumento del tasso di riciclo rispetto a quanto commercializzato, passando dal 55% al 67%.
Siamo perciò in linea con i nuovi obiettivi, previsto il 65% al 2025 e il 70% al 2030.
Edo Rocchi ha affermato
“Alla vigilia del recepimento di nuove direttive europee il sistema del riciclo italiano è già ben predisposto”.
Non ci resta che intervenire per superare le carenze, mantenendo efficiente come ora il sistema di recupero e riciclo degli imballaggi.
Abbiamo ancora delle città ed intere regioni rimasti lontane dagli obiettivi, quindi bisogna agire
“adeguando il fabbisogno di impianti di trattamento e di riciclo”.
Secondo i dati, possiamo vantare il terzo posto in Europa per carta 81%, vetro 76% e plastica 45%.
Siamo al secondo posto per legno 63%, alluminio 80% e acciaio 79%. Purtroppo l’Italia rimane indietro sulla raccolta dei RAEE cioè i rifiuti elettronici con una quota del 42% quando nel 2019 l’obiettivo era del 65% e delle pile che vede il nostro paese ultimo tra i paesi europei con solo il 42% del recupero.
Il riciclo dei veicoli fuori uso ha una crescita lenta negli ultimi anni, comunque sempre stata molto alta passando dall’82% all’83%.