Oltre seicento sindaci in marcia per Liliana Segre. La senatrice ringrazia per la solidarietà dimostratale
La marcia per Liliana Segre fa il pieno di partecipazione. “Lasciamo l’odio agli animali da tastiera” è lo slogan della manifestazione.
La marcia per Liliana Segre
Hanno partecipato oltre 600 sindaci alla marcia per Liliana Segre. Il corteo, partito da piazza Mercanti, ha attraversato la Galleria Vittorio Emanuele ed è terminato in piazza Scala.
La marcia ha visto la partecipazione di sindaci provenienti da tutta Italia e appartenenti a fazioni politiche contrapposte: la maggioranza di loro arrivano dalle fila di Pd e Movimento 5 Stelle, ma ce ne sono anche di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
Sono stati il sindaco di Milano, Beppe Sala, e quello di Pesaro, Matteo Ricci, a dare il via alla marcia per Liliana Segre. La notizia che la senatrice a vita fosse stata dotata di una scorta dopo le minacce e gli insulti ricevuti sul web, ha portato Sala e Ricci a chiedere una partecipazione collettiva per dire stop al razzismo.
La linea dura di Beppe Sala
Il sindaco di Milano si dice pronto a scendere di nuovo in piazza se il clima di odio non dovesse placarsi. Quella di Beppe Sala, come riporta anche Il Giorno, è una linea dura contro il razzismo: gli odiatori seriali vanno arrestati, perché il razzismo si combatte con la testimonianza, ma soprattutto con gli esempi.
Quando la marcia arriva alla Galleria Vittorio Emanuele, la senatrice, che attende i sindaci all’Ottagono, prosegue con loro la manifestazione, fino a piazza Scala. È lì che i cittadini intonano un coro a Liliana Segre.
Sala e Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, donano una fascia tricolore alla senatrice. La Segre ringrazia quanti accorsi in piazza per manifestarle solidarietà:
“Cancelliamo tutti le parole odio e indifferenza e abbracciamoci in un catena umana”
ha detto, prima di accodarsi alla folla che ha intonato l’Inno di Mameli, che ha chiuso la manifestazione.