Dopo l’esplosione del Waakari in Nuova Zelanda ci si interroga anche sulle possibili conseguenze sul clima e sull’ambiente
Nella piccola di White Island in nuova Zelanda, si è verificata un’eruzione dell’imprevedibile vulcano Waakari. Per fortuna molti turisti si sono salvati, rimanendo comunque feriti, alcuni in modo grave. Gli esperti avevano lanciato l’allarme, notando un incremento dell’attività secondaria, ma visto quanto accaduto del tutto inascoltati.
Il Waakari è del tutto imprevedibile, la sua eruzione non ha dato avvisaglie rilevabili ad occhio nudo. Molti turisti infatti stavano facendo un’escursione sul cratere e sono proprio coloro che risultano dispersi e 13 purtroppo hanno perso la vita.
Le possibili conseguenze ambientali
Il Waakari è uno dei vulcani più attivi della Nuova Zelanda. Le riprese aeree mostrano i fumi, la cenere ed i gas rilasciati in atmosfera ad oltre 3.000 metri di quota.
Le eruzioni vulcaniche più potenti possono influenzare il clima e le temperature globali, portando ad un calo drastico delle temperature oppure aiutando ancora il riscaldamento globale. Possiamo avere un raffreddamento delle temperature se vengono rilasciate delle particelle di polvere, che oscurano la radiazione solare. Questo può avere una breve durata, ma può anche perdurare per mesi o addirittura anni.
Parlando di riscaldamento globale, questo è evidente, dato il rilascio dei Gas serra – evenienza già accaduta in passato ed ampiamente documentata. Gli effetti sul clima si hanno soprattutto per quelle eruzioni dalle grandi proporzioni, ma non vanno comunque sottovalutate neppure quelle di minor importanza.
Le possibili conseguenze per la salute umana
Non solo pericoli diretti dall’attività vulcanica, ci sono anche degli effetti di varia natura che dipendono per lo più dal tipo d’esplosione. Eventi simili a quelli dell’eruzione del Waakari possono essere pericolosi e più violenti. Abbiamo avuto dei flussi piroclastici, in casi simili ci sono nubi roventi, molto veloci che distruggono tutto ciò che incontrano. Tutto questo comporta la ricaduta di copiose quantità di cenere, che inquina il territorio, creando problemi per l’agricoltura e i pascoli. Se inalate, possono portare a gravi danni per la salute umana se in alta concentrazione.