Un neonato morto in culla e una madre che ora è indagata dopo i terribili risultati emersi dall’autopsia. Ecco cosa è accaduto
In una fredda notte di dicembre per il neonato morto in culla non c’è stato più nulla da fare: ma ora la verità che emerge è un’altra.
La morte del piccolo neonato
Era il 10 dicembre 2017 in una casa famiglia di Lucca, quando una madre alle 5.30 del mattino chiama i soccorsi per il suo bambino che non respira più. Il Tirreno racconta tutta la storia ed emerge che i soccorritori abbiano fatto il possibile per poi confermare il suo decesso e ipotizzare la classica “morte nella culla” ovvero la Sids la sindrome che colpisce i neonati anche se non hanno alcun problema di salute.
La donna minorenne del Guinea era in Italia con l’altro figlio più grande, arrivata nel nostro Paese a seguito di un progetto umanitario.
Gli inquirenti non hanno mai creduto alla morte naturale del piccolo per questo motivo era stata disposta una autopsia, per accertare le cause di questo terribile evento.
I risultati dell’autopsia
Dopo due anni dalla tragedia i risultati dell’autopsia e le indagini portano ad una verità agghiacciante: il piccolo aveva il femore fratturato e segni evidenti sul collo. Questo significa che il bambino potrebbe essere stato soffocato dalla madre prima che la stessa chiamasse i soccorsi – come racconta anche il Messaggero.
La donna ora è indagata ma si trova nuovamente nel suo Paese d’origine: il rischio è quello che ora debba affrontare un processo qui in Italia con l’accusa di omicidio.