Il Consiglio Unione Europea adotta finalmente le conclusioni sul clima, raggiungendo un accordo unanime delle zero emissioni entro il 2050
Il consiglio Unione Europea ha adottato le conclusioni sul clima, come dice Angela Merkel non ci sono state divisioni, solamente la Polonia ha deciso di aderire a giugno.
A rendere noto la stesura di queste conclusioni è stato il presidente Charles Michel, dicendo che i leader UE hanno raggiunto un accordo per emissioni zero entro il 2050. Il cancelliere Angela Merkel ha detto di essere abbastanza soddisfatta, dato che non ci sono state divisioni importanti. La Polonia ha bisogno di più tempo per potersi organizzare.
Le Conclusioni per il Clima
La presidente della commissione Ursula Von der Leynen si è congratulata per il buon risultato del primo Consiglio che è stato un vero e proprio successo, nella sua prima giornata. Sul Green Deal si è aperto un intenso dibattito, che ha poi portato a varare la misura che ci porterà ad essere:
“un continente neutrale dal 2050, è stato un successo e i leader lo hanno sostenuto”
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proseguito dicendo che la UE mira ad essere
“un modello ed essere apripista”
La situazione italiana
Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha detto che l’Europa deve essere pronta e capace d’assumere
“la leadership geopolitica della lotta per il clima”
Secondo il Presidente l’esempio virtuoso di tutti gli stati dell’Unione non sarebbe sufficiente a fermare il riscaldamento globale.
Il Presidente ha proseguito dicendo che per poter avviare nel concreto il Green Deal nell’Ue, si dovranno predisporre dei finanziamenti a suo supporto.
Si dovrà finanziare la transizione energetica in tutti i settori e nei paesi che ancora dipendono fortemente dall’uso dei combustibili fossili.
Il Presidente del Consiglio Conte ha detto tutto questo a Bruxelles, durante un breve incontro con alcuni giornalisti a margine del Consiglio europeo.
Questo tema è quello maggiormente divisivo, dove possiamo vedere le differenze di posizione fra gli Stati membri, che vede i paesi dell’Est porre delle condizioni per aderire a pieno.
Questi paesi chiedono garanzie finanziarie, soprattutto se si parla dell’ambito del bilancio pluriennale comunitario 2021-2027. Senza di esse, hanno deciso di non impegnarsi nell’accettare l’obiettivo della “neutralità climatica” al 2050.