Lavoro part time, fotografia ISTAT: in 10 anni un milione in più
Il lavoro cresce sì, ma aumenta il part time. Secondo gli ultimi dati ISTAT in un decennio è aumentato il numero di lavoratori occupati assunti con contratto di lavoro part time.
Se il numero dei lavoratori complessivi è aumentato di poco rispetto ai livelli pre-crisi, il numero degli occupati a tempo parziale sono passati da 3,3 a 4,3 milioni di unità lavorative.
Di questo gruppo di lavoratori part time ben il 64,1% vorrebbe essere impiegato full time.
Scopriamo il tasso di lavoratori part time nel terzo trimestre 2019, nel 2018 e nel 2008.
Lavoro part time terzo trimestre 2019: i dati ISTAT
Dalla fotografia scattata dall’ISTAT nel terzo trimestre del 2019 la percentuale di occupati part time sul totale dei lavoratori è aumentata arrivando al 18,77%.
Nel terzo trimestre 2019 il numero di lavoratori part time involontari è sceso lievemente al 64% dopo aver raggiunto nel secondo trimestre il 64,8%.
Prima della crisi economica la percentuale di lavoratori assunti con contratto di lavoro parziale era pari al 40,2%.
Nel terzo trimestre del 2019 i dipendenti part time sono incrementati sfiorando i 3,7 milioni pari al 20,3% dei 18,18 milioni di lavoratori dipendenti complessivi.
Mentre nella media dell’anno 2008 i dipendenti part time erano solo il 14,79%, nella media del 2018 i dipendenti part time erano il 19,94% dei lavoratori subordinati.
L’aspetto ancora più preoccupante è l’aumento dei contratti di part-time involontario, che preoccupa lo scenario occupazionale.
Tasso part time involontario nel Meridione italiano
La condizione di lavoro part time involontario riguarda soprattutto il lavoro dipendente e le regioni del Meridione italiano.
Nel Sud Italia il tasso di part time involontario è passato dal 60,7% nel 2008 al 79,6% nel 2018 e al 79% nel terzo trimestre 2019.
Tasso part time involontario nel Nord Italia
Nel Nord Italia il tasso di part time involontario è passato dal 30% del 2008 al 55,5% del 2018 fino al 55,8% nel terzo trimestre 2019.