Manovra 2020: clausole di salvaguardia saranno disinnescate e non vi sarà alcun aumento dell’IVA
Interventi sulla manovra 2020 per 31 miliardi di euro e l’elenco delle micro tasse è composto dalla tassa sulla Fortuna, Robin Tax, Plastic tax, Sugar tax e stretta sulle auto aziendali.
Manovra 2020: Plastic Tax prelievo fiscale di 0,45 centesimi su ogni chilogrammo
I produttori di imballaggi e contenitori in plastica saranno colpiti dalla Plastic Tax a partire dal primo luglio 2020.
La cosiddetta Plastic Tax prevede un prelievo fiscale di 0,45 centesimi su ogni chilogrammo e dovrebbe garantire un gettito di circa 140 milioni di euro nel 2020.
Sugar Tax 2020: 0,10 euro al litro e 0,25 euro al chilo
La tassazione sulle bevande zuccherate scatterà dal prossimo ottobre 2020, con un valore di 0,10 euro al litro e 0,25 euro al chilo. La tassa garantirà un incasso pari a 58 milioni di euro.
Stretta sulla Fortuna: prelievo al 20% sulle vincite oltre i 500 euro
Il governo Conte Bis ha scelto di tassare la fortuna: dal prossimo primo marzo scatta il prelievo al 20% sulle vincite oltre i 500 euro. L’entrata garantirà circa 308 milioni di euro.
Aumento IVA congelato
La manovra 2020 ha azzerato le «clausole di salvaguardia» per un valore pari a 23 miliardi di euro.
Pertanto, possiamo tirare un soffio di sollievo dato che dal prossimo primo di gennaio non scatteranno ulteriori aumenti dell’IVA.
Tuttavia, la sterilizzazione delle clausole richiederà di trovare risorse pari a 20,1 miliardi nel 2021 e 27,1 miliardi nel 2022.
Utility: salta lo slittamento del mercato libero
Dal primo luglio 2020 i consumatori dovranno scegliere il fornitore di gas ed elettricità in base alla migliore tariffa offerta dal mercato e non più fissata dall’Autorità pubblica
È saltato il rinvio della proroga della liberalizzazione del mercato dell’energia libera.
Cuneo fiscale: più soldi in busta paga per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi
Da luglio 2020 scatta il taglio del “cuneo fiscale”, il gap tra retribuzione lorda e netta, cioè tra quanto percepito dal lavoratore e quanto effettivamente versato dal datore di lavoro.