Un primo bilancio agghiacciante quanto avvenuto al carcere di Panama dopo una sparatoria. Ecco le prime indiscrezioni
Un primo bilancio che arriva da Panama dopo la sparatoria in carcere. Ora il Presidente della Repubblica vuole capire cosa sia accaduto.
Sparatoria in carcere a Panama
Come riporta RaiNews, c’è stata una sparatoria all’interno del carcere La Joyita che ha portato ad un bilancio – provvisorio – di 12 morti e 11 feriti.
Secondo una primissima ricostruzione, tutto è iniziato dopo una rissa in due padiglioni dell’Istituto con “guerra” interna tra carcerati. In un secondo momento la Polizia è riuscita ad entrare all’interno della prigione e porre fine alla sparatoria, nonostante le tante perdite.
La Polizia ha sequestrato dopo un controllo otto armi da fuoco che i detenuti avevano nascosto all’interno delle loro celle. Il Presidente della Repubblica ha rilasciato un primo commento sulla grave situazione:
“la presenza di armi in carcere è una cosa gravissima”
Per questo è ora in atto una indagine, non solo per ricostruire tutta la vicenda di cui sopra ma anche per scoprire se ci siano o meno complicità da parte degli agenti interni di custodia.
Il vicedirettore Munoz ha dichiarato alla stampa locale – La Prensa – che il bilancio dei morti potrebbe salire nelle prossime ore, essendo due dei feriti in condizioni gravissime.
Il carcere di La Joyla
The Sun ha riportato tempo fa le condizioni dei carcerati in questo istituto che non ha nulla a che vedere con il suo nome di battesimo. Secondo quanto emerso le celle sono piccole e sovraffollate, non esistono cure mediche e in molti casi i carcerati sono in attesa di giudizio – così da restare all’interno delle celle per anni.
Non c’è igiene, bagni sporchi e la doccia viene fatta in cortile con dei secchi perchè spesso e volentieri manca l’acqua. In cella si possono portare i propri animali domestici per compagnia e qualcuno ha anche delle bambole gonfiabili.