Triste epilogo per la soldatessa suicidata nella metro che ha lasciato una lettera di 15 pagine per spiegare il triste gesto
La soldatessa suicidata nella metro ha deciso di porre fine alla sua vita all’interno del bagno, lasciato le sue motivazioni in una lettera di 15 pagine.
Chi era Caterina Glorioso
Nella mattinata di ieri Caterina Glorioso, di soli 30 anni, ha deciso di porre fine alla sua vita dentro il bagno della stazione di Roma Flaminio. La ragazza era nell’esercito da 5 anni e da questa estate era in servizio per Strade Sicure.
Ma qualcosa nella sua vita si è rotto tanto da prendere la pistola d’ordinanza e dire basta, con un solo gesto e in un solo momento. Sul posto sono intervenuti Carabinieri e Polizia, bloccando la fermata e non facendo transitare i passeggeri – che sono stati invitati ad utilizzare due fermate successive.
Come riportato da fonti dell’Esercito italiano nella persona del Maggiore Responsabile Ufficio Stampa Operazione Strade Sicure a Notizie.it – Caterina viene descritta come una ragazza solare e sorridente, fiera del suo lavoro e del suo operato. Classe 1989 con origini campane.
La motivazione del suo gesto in 15 pagine
Il tragico gesto di questa ragazza è stato “accompagnato” da una lettera di 15 pagine – come ha evidenziato anche Today – dove ha evidenziato dei suoi problemi personali e sentimentali. Tra le tante righe chiede scusa alla sua famiglia, dando loro l’addio.
Questa lettera ora è nelle mani del pm titolare delle indagini e il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia: il fascicolo ad ora aperto è per ipotesi di reato e istigazione al suicidio senza alcun iscritto sul registro degli indagati.
Le indagini ora si concentrano sulle parole della lettera scritta da Caterina e quanto accaduto prima del triste gesto.