Il Natale è una delle più importanti feste, che porta un giro d’affari di 10 miliardi di euro. Sappiamo qual è l’impatto che queste festività hanno sull’ambiente?
Il Natale con le sue luci, alberi, regali e cibo è sicuramente la padrona delle feste, in grado di muovere 10 miliardi d’Euro. A dircelo è il Codacons, che cerca di farci capire quale sia il suo impatto ambientale.
Lo spreco alimentare dei pranzi e dei cenoni
Ovviamente il cibo è presente in grandi quantità, e secondo gli analisti di Ener2Crowd, quest’anno in questo periodo di feste porteranno a gettare oltre 500 mila tonnellate di cibo. Non si tratta solo di spreco alimentare, abbiamo anche una perdita di almeno 80€ per gruppo familiare. Tutto questo porta ad un innalzamento del livello d’inquinamento, dato che ogni tonnellata di rifiuti alimentari è in grado di produrre 4,2 tonnellate di CO2.
I maglioni natalizi del mondo anglosassone
Una recente moda per il nostro paese, ma una tradizione consolidata nel mondo anglosassone. Secondo la CNN, questi maglioni sono nel 95% realizzati in parte o totalmente in fibre sintetiche di tipo plastico come l’acrilico. Possiamo pensare che esso possa aggiungere fibre plastiche al problema dell’inquinamento della plastica nei mari.
Albero di natale, vero o finto?
Contro ogni previsione utilizzare un albero vero è considerabile come soluzione più green di quanto si pensi. Tagliare un albero di circa 1.8 metri non comporta un gran danno ambientale, dato che una volta sostituito cresce in circa dieci anni. Ogni albero tagliato viene ripiantato e durante la crescita, cattura molta CO2.
Se si utilizzano per oltre 5 anni, gli alberi artificiali risultano sostenibili. Anche se fatti di PVC, se utilizzati annualmente, hanno un basso impatto ambientale se rapportato all’uso dell’acqua, energia e suolo. Questo ovviamente se l’albero vero viene smaltito nelle apposite discariche, altrimenti potrebbe creare un altro tipo d’inquinamento.