Pagamenti digitali 2020: un altro “grappolo” di innovazioni è in arrivo
Cosa cambia con i pagamenti digitali? Fino a qualche anno fa gli acquisti online erano visti con una certa diffidenza: la maggior parte degli utenti non si fidava nel registrare i dati della propria carta di credito insieme a ai dati dentro una piattaforma web.
Con il lancio di Paypal nel 1998 tutto è cambiato e il mondo dello shopping online è diventato accessibile a tutti.
Grazie a Paypal acquistare su Internet è diventato facile, smart e sicuro: bastano pochissimi passaggi per la registrazione e il gioco è fatto!
Da allora lo shopping online è esploso, gli E-Commerce stanno vivendo una vera rivoluzione e le compravendite su Internet sono diventate una prassi diffusa.
Molte aziende oggi stanno tentando di internalizzare i processi di pagamento, con l’obiettivo di non doversi più affidare a piattaforme esterne per gestire i pagamenti.
L’obiettivo del Governo Conte è quello di premiare l’utilizzo dei pagamenti elettronici senza penalizzare chi utilizza il contante.
Pagamenti 2020: Nexi mira al recupero di “ritardo”
Ad oggi l’Italia è nettamente sotto la media europea nella diffusione dei pagamenti digitali.
L’anno 2020 potrebbe essere l’anno del recupero di questo ritardo.
“L’Italia “ha un’infrastruttura di terminali di accettazione, quindi di Pos, di gran lunga superiore alla media europea e il consumatore italiano ha in media 1,3 carte di pagamento nel portafoglio”,
ha sottolineato Alessandro Viola, Head of Corporate Sales di Nexi.
Ci sono tutti presupposti per potersi avvicinare alla media europea dei pagamenti.
Oggi stiamo vivendo ad una fase di grande evoluzione e, in Italia, si stanno diffondendo molte soluzioni digitali, che consentono di effettuare un acquisto in store e di concludere una transazione con un device, uno smartphone o uno smart watch.
In qualità di primo operatore italiano Nexi mette a disposizione lo Smart POS, che offre tutta una serie di funzionalità che oggi un POS tradizionale non può fare.