Le dimissioni di Lorenzo Fioramonti hanno suscitato non poche polemiche e ora lui risponde anche sulla questione soldi da restituire al M5s
Dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti sono emerse non poche questioni, legate a dei rimborsi e a un toto nome sul suo presunto successore.
Lo sgomento dopo le dimissioni
Ci sono tantissime questioni sollevate a seguito dell’addio del Ministro dell’Istruzione, che ha lasciato il suo ruolo a seguito della conferma nella Manovra di Bilancio 2020.
L’ex Ministro si è definito sgomento ma anche stupito – come riporta il Corriere della Sera –
“mi stupisce che tante voci della leadership del m5s mi stiano attaccando in questo periodo. per che cosa? Ho fatto quello che ho sempre detto”
Le spiegazioni che sono state rilasciate il 26 dicembre con un suo post di Facebook non sono bastate a placare la polemica e in tanti hanno puntato il dito su varie questioni legate soprattutto ad una restituzione di denaro pari a 70mila euro:
“credo sia la prima volta che un ministro venga criticato per aver fatto quello che aveva annunciato. non da giorni ma da mesi”
I soldi da restituire al M5s
Sempre dal quotidiano emerge poi la questione dei rimborsi, che sta alimentando una grande polemica e non solo tra gli utenti. Questo discorso lo porta a puntare il dito verso
“un sistema farraginoso e poco trasparente di rendicontazione”
Evidenziando che le restituzioni saranno donate tramite il conto del Tecnopolo Mediterraneo:
“invito anche gli altri parlamentari a fare lo stesso, non appena il conto sarà attivo”
Non manca una frecciatina nei confronti di Matteo Renzi e Italia Viva:
“non mi dovrebbe neanche stupire che mi giungano critiche da partiti i cui leader avevano promesso di abbandonare la politica ma sono ancora al loro posto”