L’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, raggiunto da un nuovo avviso di garanzia. Il primo cittadino avrebbe rilasciato documenti a cittadini senza permesso di soggiorno
Nuovo avviso di garanzia per Mimmo Lucano: le accuse contro l’ex sindaco di Riace.
Avviso di garanzia per Mimmo Lucano
È stato raggiunto da un altro avviso di garanzia l’ormai ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. A renderlo noto lo stesso ex cittadino del comune calabrese, che ha definito la faccenda del tutto assurda.
Come evidenzia Il Corriere, le accuse per l’ex primo cittadino riguardano il rilascio di alcuni documenti d’identità a due immigrati senza permesso di soggiorno. L’ex sindaco di Riace avrebbe consegnato delle carte d’identità ad alcuni immigrati ospiti nei centri di accoglienza senza aver alcun permesso per farlo.
Il reato contestato risale al 2016, quando Lucano avrebbe emesso due documenti di riconoscimento per una donna eritrea e suo figlio di alcuni mesi. La donna ed il bambino facevano parte di un progetto del Centro di accoglienza straordinaria di Riace.
Stando a quanto ha raccontato Mimmo Lucano, la prefettura avrebbe chiesto l’inserimento nel progetto del Cas per la donna ed il suo piccolo, visti i posti ancora disponibili.
Le accuse contro l’ex sindaco
Il passo successivo fu l’iscrizione nel registro anagrafico e poi la richiesta del documento d’identità per il piccolo in attesa dell’assegnazione di un pediatra. I due sembra non avessero il permesso di soggiorno ed è proprio questa la contestazione fatta all’ex sindaco di Riace.
Mimmo Lucano, però, non sembra avere rimorsi riguardo l’intera faccenda che gli è costata un secondo avviso di garanzia.
“Lo rifarei”
ha detto l’ex primo cittadino. Dalla sua parte ci sarebbe la normativa prevista dalla Costituzione italiana che prevede l’inviolabilità del diritto alla salute.
“Per me la priorità è rispettare la dignità umana di un bambino di pochi mesi”.