Bonus in busta paga: fino a 40 euro in più, la “platea” dei lavoratori sarà ampliata
Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all’Economia, già viceministra del Lavoro nel governo Letta e docente di Scienza delle Finanze, in una recente intervista a Repubblica ha dichiarato che il Bonus 80 euro (Bonus Renzi) sarà trasformato e la platea dei lavoratori sarà ampliata.
Grazie al Bonus in busta paga la platea dei dipendenti sarà ampliata e a beneficiarne saranno soprattutto i lavoratori dai redditi medi.
L’obiettivo del Governo è quello di ridisegnare l’IRPEF, che graverà molto di più su lavoratori dipendenti e pensionati che sugli altri redditi.
Il decreto si attende per il mese di gennaio 2020, ma ad oggi sappiamo solo che si tratterà di uno sgravio dell’imposta, che pesa sui lavoratori dipendenti.
Ma la forma è tutta da discutere: detrazione o bonus? In effetti, non ci sono ancora certezze e inserire una terza modalità sarebbe del tutto sconveniente.
La finalità dell’intento normativo è quello di semplificare il sistema e di non complicarlo ancora di più.
Intanto, il Bonus Renzi è stato confermato, ma potrebbe essere modificato e potrebbe essere estesa la platea dei lavoratori.
Bonus: chi ne beneficerà?
Il bonus in busta paga potrebbe “arricchire” i lavoratori che percepiscono un reddito compreso tra i 24.000 e i 26.000 euro, ma la platea dei beneficiari potrebbe essere estesa anche ai dipendenti del ceto medio, che guadagnano 35 mila euro lordi.
Si tratta di un piano ambizioso, ma abbastanza realistico.
Anche lo stesso Premier ha sottolineato che occorre revisionare l’Irpef per abbassare la pressione fiscale alla classe media.
C’è necessità di dire definitivamente addio alla Flat Tax promossa da Matteo Salvini:
“riteniamo che si debba rispettare il principio della progressività”,
sottolinea il Premier Conte.
Inoltre, un altro obiettivo è quello di abbassare la pressione fiscale, rimodulandola soprattutto a favore del ceto medio.