Il giorno dell’interrogatorio per l’incidente a Ponte Milvio è arrivato. Pietro Genovese è stato chiamato a rispondere e rimettere insieme i pezzi di quel drammatico incidente
Pietro Genovese è il responsabile dell’incidente di Ponte Milvio, dove hanno perso la vita Gaia e Camilla e oggi è stato ascoltato dai giudici per le indagini preliminari.
Pietro Genovese agli arresti domiciliari
Il ragazzo è difeso dall’avvocato Gianluca Tognozzi e proprio oggi è stato chiamato a rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari.
Genovese – figlio del noto regista – è risultato positivo all’alcol test con un tasso tre volte superiore a quello consentito per legge. Non è risultato negativo al test antidroga, per assunzione di cocaina e cannabis nei giorni precedenti alla terribile vicenda.
I punti da chiarire su quella notte sono tantissimi, dalla velocità del suv sino al punto di attraversamento di Gaia e Camilla. Domani, 3 gennaio, ci sarà l’interrogatorio dei due amici che erano a bordo dell’auto di Genovese – Davide Acampora e Tommaso Luswerg.
Tra i tanti elementi in essere anche quelli dell’avvocato difensore della famiglia Romagnoli, che ha dimostrato attraverso un video di come il semaforo di Corso Francia non possegga il “giallo”, ma solo il verde lampeggiante.
L’interrogatorio di Pietro Genovese
Un lungo interrogatorio iniziato alle ore 14 da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma Bernadette Nicotra.
Le prime parole sull’incidente da parte del ragazzo sono state
“sono sconvolto e devastato per quello che è successo”
Gli avvocati difensori Coppi e Tognozzi aggiungono:
“questa è una tragedia per tutte le famiglie coinvolte. genovese non è il killer descritto e merita rispetto e comprensione come le famiglie di queste due ragazze”
Evidenziano che il loro assistito abbia risposto a tutte le domande e che ora procederanno alla presentazione di una istanza per l’attenuazione della misura cautelare in essere:
“rifletteremo su un eventuale ricorso al riesame”