Cina, duro botta e risposta tra Salvini e Patuanelli: “Non siamo come loro a Mosca”

Scontro con duro botta e risposta tra Matteo Salvini e Stefano Patuanelli sul caso 5G della Cina

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La questione 5G e Cina fa alzare i toni e il botta risposta tra Patuanelli e Salvini non è passato inosservato.

Il duro botta e risposta di Salvini e Patuanelli

Matteo Salvini si è espresso in merito all’argomento durante un suo intervento pubblico a Bormio Parlando proprio del 5G ha dichiarato:

“quando il ministro dello sviluppo economico dice sui telefonini, su Huawei o sul 5g che c’è intesa – ecco o non capiscono oppure paga qualcuno perché non capisca”

Il leader della Lega evidenzia che lo scontro per le tecnologie è in mano ai Paesi del Patto Atlantico e Cina accompagnando il tutto da varie dittature:

“io non vorrei che il futuro del nostro paese venisse svenduto per motivi economici o politici, per quella che è una dittatura. Perché la cina è una dittatura”

Elaborando il concetto che se si unisce questa didattura al fanatismo islamico tutto potrebbe essere portato al termine netto. Secondo il leader della Lega esiste un grande scontro tra libertà e regresso:

“dei diritti e negazione dei diritti”

Una considerazione che ha fatto balzare dalla poltrona il Ministro Stefano Pautanelli che ha immediatamente replicato con qualche frecciatina:

“non siamo mica al metropol”

Il Ministro si riferisce in maniera diretta all’hotel di Mosca che è il protagonista dei presunti fondi russi che sono stati dati alla Lega. Una chiara frecciatina per evidenziare il fatto che nessuno sia stato pagato come sottolineato da Matteo Salvini.

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