Il Movimento 5 Stelle delinea l’agenda per il prossimo anno e la linea guida sembra essere chiara. Di Battista si prepara a partire per l’Iran
I vertici del Movimento pianificano le prossime mosse. Intanto l’8 gennaio prevista un’assemblea con deputati e senatori.
Gli obiettivi del Movimento
Il Movimento 5 Stelle delinea l’agenda per il 2020 e l’obiettivo primario sembra essere quello di ritrovare un’identità perduta.
Come riporta Il Corriere, il leader Luigi Di Maio ricorda che il partito è il risultato di una pluralità, ma non è anarchia. L’intenzione, dopo l’allontanamento dai probiviri di Gianluigi Paragone, è quello di destitutire dal partito tutti gli inadempienti e quelli che non restituiscono le indennità.
L’espulsione di Paragone e la successiva discesa in campo in sua difesa di Alessandro Di Battista ha dato l’ennesimo colpo ai pentastellati, che nel gruppo parlamentare sembrano vacillare non poco. Intanto il numero 2 dei pentastellati annuncia la sua partenza per l’Iran, dove resterà per un paio di mesi.
Vertice Di Maio, Grillo, Casaleggio
D’altro canto il Movimento si sente ancora forte per via di una strategia delineata dai 3 vertici: Di Maio, Grillo e Casaleggio, che anche ieri si sono sentiti per commentare le reazioni all’uscita di Paragone.
Punto focale della loro discussione restano gli Stati Generali di marzo, in cui saranno coinvolti tutti gli attori del partito. Una linea dura quella scelta dai pentastellati che proseguirà almeno fino al 20 gennaio, quando saranno nominati i facilitatori regionali. A breve invece è previsto un confronto con il gruppo parlamentare, con un’assemblea congiunta di deputati e senatori.
Intanto il leader, Luigi Di Maio, sceglie il silenzio sulle nuove espulsioni, per non cadere nell’errore dei partiti di parlare di se stessi, anziché dei problemi degli italiani.
“Al Movimento servono persone che lavorino per avere risultati, non visibilità”
è la stoccata del Ministro degli Esteri al probiviro uscente.