Sigarette fai-da-te: la vendita degli accessori per il tabacco trinciato è un’esclusiva dei tabaccai
Solo i tabaccai avranno l’esclusiva della vendita degli accessori per il tabacco trinciato delle sigarette, a stabilirlo è la Legge di Bilancio 2020.
Pertanto, dall’inizio del 2020 le cartine e i filtri per le sigarette fai-da-te potranno essere acquistate soltanto nelle tabaccherie.
A ribadire il divieto di vendita di cartine e filtri nei supermercati e nei negozi etnici è il primo provvedimento attuativo della Legge di Bilancio (n. 160/2019).
L’articolo 1, comma 660, della Legge 160/2019 è dettata dal fatto che la stessa normativa non prevede un periodo transitorio.
Se fino al 31 dicembre 2019 filtri, cartine e tubetti di cartine potevano essere acquistati in qualsiasi esercizio commerciale fisico e online, a partire dal primo gennaio 2020 possono essere acquistati solo ed esclusivamente presso i tabaccai.
La distribuzione delle sigarette fai-da-te ad una rete monopolistica fa sì che la vendita non autorizzata venga considerata attività di contrabbando, alla quale conseguono determinate sanzioni.
Sigarette fai-da-te: vi è la possibilità del reso?
L’Agenzia delle Dogane ha introdotto la possibilità di restituire al produttore/fornitore filtri e cartine che non sono state assoggettate alla nuova imposta di consumo.
In merito ai documenti che sono a carico della produzione oppure in merito ai resi da parte dei soggetti diversi che non siano tabaccherie: è stato espressamente richiesto che le registrazioni dei prodotti
“siano effettuate in riferimento a ciascuna denominazione del prodotto”
Quanto vale la nuova imposta?
Secondo la relazione tecnica alla Legge di Bilancio la nuova imposta è pari a 0,0036 euro sul singolo pacchetto e, dato che ogni pacchetto conta 50 cartine, la tassazione sulla confezione è pari a 0,18 centesimi.
La nuova imposta porterebbe nelle casse dello Stato 30,6 milioni di euro l’anno.
Imposta sulle sigarette fai-da-te: su chi graverebbe?
L’imposta sulle sigarette fai-da-te andrebbe a danneggiare il ceto medio che acquista cartine e filtri.
Anche gli stessi produttori o fornitori sarebbero gravati dal prezzo dell’imposta.