Dopo le parole di Pietro Genovese sull’incidente in Corso Francia ora scatta la super perizia per determinare la velocità e anche il punto di impatto
La testimonianza di Pietro Genovese sull’incidente di Corso Francia ha portato a farsi altre domande, come velocità e punto di impatto: ora scatta la maxi perizia.
I punti oscuri sulla morte di Gaia e Camilla
La testimonianza del giovane Pietro Genovese ha portato alla stessa versione di sempre, ovvero che lui è passato con il verde e non aveva una buona visuale considerando l’auto che gli è passata accanto. Poi le due ragazze, un rumore sul cofano e qualcosa di indefinito davanti ai suoi occhi.
Non solo, perché l’auto è andata ancora avanti dopo il violento scontro perdendone completamente il controllo. Nella zona dove è accaduto l’incidente non ci sono telecamere di videosorveglianza, così la Procura ha deciso di visionare le immagini che sono state riprese dall’avvocato della famiglia Romagnoli.
Il video mostra che in quella zona per i pedoni non ci sia il giallo ma solo un verde che lampeggia 3 secondi prima di far scattare il rosso.
La consulenza per velocità e punto di impatto
La Procura di Roma ha disposto una super consulenza tecnica al fine di verificare sia la velocità e sia il punto esatto dell’impatto tra Suv e le due ragazze.
L’incarico non ha ancora una persona assegnata ma sarà fondamentale per determinare se Pietro Genovese avesse raggiunto – o meno – la velocità di circa 50 km/h come da lui sostenuto in fase di interrogatorio e se le ragazze fossero o meno sulle strisce pedonali.
Non solo, perché sarà anche importante verificare la corretta funzionalità del semaforo durante l’impatto.