È accaduto a Napoli: sequestrano l’ambulanza del 118 insieme agli operatori al suo interno. Ma perché?
Sequestrano l’ambulanza del 118 insieme a tutto lo staff per portare loro in un posto, senza richiedere il mezzo al telefono come si dovrebbe fare. Ma perché?
Perchè hanno sequestrato l’ambulanza?
È accaduto a Napoli dove un gruppo di ragazzi ha deciso di prendere in “ostaggio” gli operatori e un mezzo del 118 all’Ospedale di Napoli.
Gli stessi hanno costretto i soccorritori a curare il loro amico di 16 anni che presentava una distorsione al ginocchio. I 3 ragazzi hanno minacciato l’equipaggio del mezzo e una volta arrivati sul posto – dove si trovava il sedicenne con la distorsione – i sanitari sono stati insultati.
Il medico, che ha pensato al peggio, poi apprende che tutto questo sia stato fatto per prendere in cura una “semplice distorsione” ed è stato poi circondato e minacciato al fine che il ragazzo fosse portato urgentemente all’ospedale.
La denuncia del fatto su Facebook
Il fatto è stato raccontato e denunciato su Facebook sulla pagina “Nessuno tocchi Ippocrate” fondata dal medico del Pronto Soccorso Manuel Ruggiero. La pagina nasce non solo per raccontare le vicende ordinarie ma anche per mettere in luce episodi di violenza del genere.
Il medico che è intervenuto sotto minaccia ha pensato al peggio una volta arrivato sul posto, ed è – secondo quanto si evince dal post sotto riportato – impensabile che si agisca in tale modo.
Dal primo gennaio 2020 questa è la quinta aggressione che viene registrata solo a Napoli e sono tantissimi i commenti: tra polemica e richiesta di intervento da parte del Ministro della Salute Speranza.
Il Direttore Generale Asl Napoli 1 Centro ha commentato duramente l’episodio:
“siamo al punto di non ritorno. non stessi accelereremo sulle telecamere a bordo ambulanza e bordo uomo”