Il dramma ecologico in Australia non accenna a diminuire, causato da incendi che hanno ucciso 25 persone e portato all’arresto di 183 piromani
Dall’Australia la situazione degli incendi dolosi è sempre più complessa, con più di 180 arresti e la disposizione di fare sopprimere molti esemplari si cammelli feriti. Gli ultimi aggiornamenti
Gli incendi in Australia degli ultimi mesi
La situazione non accenna a migliorare dato che da settembre ad oggi sono già 25 le vittime dei roghi dolosi appiccati nelle zone boschive dell’Australia sudorientale.
Storie di vittime morte tragicamente come un padre ed un figlio che hanno perso la vita mentre cercavano di difendere la loro casa a Cobargo nei pressi di Sidney.
Non solo, milioni di persone – tra cui molti turisti – sono state costrette a ripiegare verso le spiagge dato che molte strade risultano impraticabili, come è accaduto a Mallacoota a 500km da Melbourne.
Come riporta l’Adnkronos le città più colpite sarebbero quelle costiere e da ottobre sarebbero andati distrutti circa 3,4milioni di ettari di vegetazione e molte abitazioni.
La Xinhua ha divulgato che le indagini stanno portando ad un numero sempre crescente di arresti per atti dolosi.
183 arresti per roghi dolosi, la situazione non accenna a semplificarsi
I numerosi roghi dolosi registrati nel Nuovo Galles del Sud, a Queensland, Victoria, nell’Australia Meridionale e in Tasmania hanno portato dopo varie indagini all’arresto di circa 183 persone come riporta Adnkronos.
I dati del fenomeno sono impressionanti anche per l’età anagrafica dei soggetti accusati di tale atti: il 70% di chi avrebbe appiccato i roghi da novembre ad oggi è minorenne.
Le autorità australiane temono ora che due roghi possano unirsi e formare un enorme incendio che provocherebbe danni inimmaginabili.
Inoltre anche la qualità dell’aria sta subendo dei cali senza precedenti come dimostra il caso della città di Canberra che ha registrato nelle scorse ore il grado di qualità dell’aria peggiore al mondo.
Per ovviare temporaneamente al problema le autorità hanno fornito ai cittadini circa 100mila maschere per respirare.
Marita Baker, dirigente dell’APY ha dichiarato come riporta BlogSicilia :
“Siamo bloccati in condizioni calde, scomode, puzzolenti. I cammelli stanno abbattendo le recinzioni, vagando per le case in cerca d’acqua”