Funerale Soleimani, cresce il bilancio di morti e feriti per la calca: rinviata la sepoltura

Il bilancio dei morti e feriti durante il funerale di Soleimani è in forte crescita e la sepoltura è rinviata a domani. Cresce la tensione con gli Stati Uniti

Funerali Soleimani, cresce il bilancio di morti e feriti per la calca: rinviata la sepoltura
Funerali Soleimani

Una grande ressa durante il funerale di Soleimani che ha portato alla morte di tantissime persone e al grave ferimento di altre. Il bilancio potrebbe crescere nelle prossime ore.

Morti e feriti al funerale

Sono stati registrati 40 morti e 213 feriti a causa della grande ressa che si è creata per assistere e dare l’ultimo saluto al generale. Un bilancio che è destinato a salire, come da annuncio della televisione di Stato attraverso l’intervista al responsabile nazionale dei servizi di emergenza.

Per questo motivo la sepoltura, per motivi di sicurezza, è stata rimandata alla giornata di domani. I media locali confermeranno questa decisione nel corso delle prossime ore, ma è quasi certo che la cerimonia subirà uno stop al fine di non compromettere ulteriormente una situazione già tragica.

La tensione con gli Stati Uniti

Nello stesso tempo le truppe tedesche hanno confermato di volersi ritirare dall’Iraq proprio per le tensioni che sono nate in queste ore nel Paese. Non sarà un ritiro completo ma solo parziale, come ha dichiarato la France Presse riportando le parole di un portavoce del Ministero della Difesa.

Per quanto riguarda invece l’esercito italiano, il Ministero della Difesa ha confermato

“non c’è alcuna ipotesi di ritiro dei militari italiani in iraq”

Evidenziando che è in corso una ridislocazione parziale

“degli assetti fuori baghdad ma non rappresenta una interruzione della missione italiana”

FarsNews ha invece citato le parole del segretario del Supremo ammiraglio del Consiglio di Sicurezza iraniano:

“se le forze americane pensano di stare qui tranquille nelle loro basi, distruggeremo sia queste che i loro occupanti”

Confermando che l’Iran

“aprirà per loro la porta dell’inferno”

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