Non c’è solo un missile dietro l’aereo schiantato in Iran, ma anche altri errori che ora emergono man mano. Ecco cosa è emerso
L’aereo schiantato in Iran non sarebbe dovuto partire da quell’aeroporto: ma non è l’unico dettaglio emerso di questo terribile disastro.
Gli errori del volo Ukranian Airline 752
Ci sono molte cose che non tornano sulla terribile tragedia che ha portato via la vita a 176 persone. Secondo quanto riporta il Messaggero, il volo 752 non sarebbe mai dovuto decollare da Teheran: infatti il comandante della forza aeronautica delle Guardie Rivoluzionarie aveva invitato tutti a non far partire alcun volo visto quanto accaduto alle basi irachene.
Per qualche motivo – che gli inquirenti devono ancora chiarire – il suo invito/ordine non è stato eseguito e l’aereo è stato fatto decollare ugualmente. La città in quel momento era pronta con postazioni radar disseminate al fine di poter contrastare un possibile nuovo attacco Usa.
Facendo un piccolo passo indietro nel tempo, sempre da come si evince dal quotidiano, l’aereo è decollato alle 6.12 osservando un ora di ritardo. Il pilota chiede alla torre di controllo di portarsi ad una altezza di 2700 metri: questa manovra ha fatto scattare la decisione dei militari, presa in soli pochissimi secondi.
L’impatto al suolo è avvenuto due minuti dopo il suo decollo, alle 06.14. Un disastro aereo che ha avuto una serie di “errori” e mancate comunicazioni.
Il missile ha colpito l’aereo che si è schiantato mentre effettuava una virata, con prove filmate che hanno poi fatto il giro del mondo in poco tempo. Le indagini hanno poi portato all’identificazione del missile e all’ammissione di quanto accaduto – anche se i rilievi continuano anche in queste ore.