Test dell’empatia, che cosa è? Da uno studio sino al concreto, per valutarne le carenze e le sue doti.
Il test dell’empatia ha lo scopo di rivelare e valutare la capacità di entrare in contatto con le emozioni proprie e altrui, ma soprattutto di capirle.
Che cosa è questo test?
Grazie a un gruppo di ricercatori spagnoli nasce il test. A capo di tale studio, pubblicato nel 2008, ci sono I. Fernández Pinto, B. López-Pérez e F. José García Abad. Ad oggi è uno strumento di facile somministrazione ed è divenuto una risorsa valida e affidabile per la valutazione di questo sentimento di cui tutti sono dotati.
Circa un anno fa, Helen Riess, docente all’Università di Harvard e direttrice del programma di empatia del Massachusetts General Hospital, pubblico un nuovo lavoro sull’effetto, The empathy effect, evidenziando l’assenza in campo medico.
Lo studio affermava la carenza di empatia nelle persone con una posizione di responsabilità nonostante esse siano persone culturalmente qualificate ed efficienti nel proprio lavoro ed ricoprano una posizione di leadership. Di fatto se l’empatia è assente impedisce di instaurare una comunicazione profonda e di creare legami. Riuscire a misurare questa dimensione risulta essere di grande aiuto per migliorare rapporti lavorativi, umani e sociali.
Grazie ad alcuni strumenti, capaci di misurare questa dimensione nei vari settori come quello sociale, clinico e organizzativo, possiamo far acquisire a tutti gli utenti consapevolezza dei propri limiti empatici.
Lo studio prima del test dell’empatia
Nel 2008 gli studiosi López-Pérez, Fernández-Pinto e Abad, che considerano l’empatia un aspetto fondamentale nello studio del comportamento umano, svilupparono un test molto semplice da somministrare ai soggetti a partire da 16 anni, da poter disporre e applicare in vari ambiti. In poco più di 10 minuti, era possibile valutare la dimensione empatica cognitiva e affettiva, ottenere un questionario capace di offrire una misura globale dell’empatia dell’utente valutato ed ampliare le nostre conosce in materia.
L’anali del test abbraccia tre campi di applicazione l’ambito clinico, sociale e organizzativo.
Nell’ambito clinico, si valuta l’empatia dei soggetti affetti da disturbi psicologici e comportamentali. Nel settore sociale è indispensabile comprendere i comportamenti sociali. Infine in ambito organizzativo l’empatia è indispensabile per creare ambienti di lavoro più equilibrati.
Le quattro scale del test di empatia cognitiva e affettiva
Il TECA, analizza l’empatia cognitiva che affettiva. Per empatia cognitiva si intende la capacità di riconoscere e comprendere l’emozioni altrui. Mentre per empatia affettiva, ci si riferisce alla capacità di entrare in contatto con le emozioni altrui.
Al soggetto vengono presentate 33 domande con una tipologia di risposta che oscilla tra “totalmente d’accordo, d’accordo, né d’accordo né in disaccordo, in disaccordo e totalmente in disaccordo”
La dimensione sul test dell’empatia viene analizzata mediante quattro scale:
- Stress empatico, ovvero capacità di entrare in contatto con l’emozioni negative degli altri.
- Adozione di prospettiva, la capacità di comprendere i pensieri e le prospettive altrui.
- Comprensione emotiva,la capacità di entrare in contatto con le emozioni di chi ci circonda.
- Gioia empatica. la capacità di comprendere e riconoscere le emozioni positive in chi ci circonda.
Possiamo concludere dicendo che l’empatia è fondamentale alla sopravvivenza della specie, come disse Daniel Goleman:
“Se le tue capacità emotive non sono abili, se non sei consapevole di te stesso, se non riesci a gestire le tue emozioni angoscianti, se non provi empatia e le tue relazioni personali non sono efficaci, non importa quanto sei intelligente: non arriverai lontano.”