Fabrizio Ciccone, il Gip di Avellino ha disposto il divieto di transito viadotto Cerrano dell’A14, tra Pescara Nord e Pineto
“Piloni spostati di 7 centimetri”:
è stata disposta la chiusura del viadotto di Cerrano dell’A14.
Si tratta di una rivelazione choc del gip di Avellino, Fabrizio Ciccone, nel provvedimento che ha disposto il «divieto assoluto di transito» ai mezzi pesanti sul viadotto Cerrano dell’A14, tra Pescara Nord e Pineto.
Ancora una volta l’operato delle Autostrade italiane è oggetto di forti criticità: la misura cautelare presa dallo stesso gip di Avellino ha come obiettivo quello di scongiurare un altro caso “Ponte Morandi” di Genova.
Ogni giorno sul viadotto Cerrano dell’A14 si incolonnano i Tir e si formano ben nove chilometri di coda.
“Le stampelle con cui è stato costruito il viadotto hanno subito spostamenti tali da rendere le superfici contrapposte”
si legge nel provvedimento che è stato emesso il 18 dicembre 2019.
La difesa di Autostrade
“Le analisi hanno confermato la sicurezza statica della struttura”,
è così che ha immediatamente replicato la Direzione di Tronco di Pescara di Autostrade precisando che lo spostamento di 7 centimetri non si riferisce alle pile,
“ma allo spostamento massimo del terreno nei pressi della Pila 1 registrato dalla strumentazione”
nell’arco del triennio 2016-2018.
La situazione, secondo l’azienda, è tutta sotto controllo: il viadotto e l’area ad esso sottostante
“sono costantemente monitorati dal punto di vista geotecnico e strutturale”.
Inoltre, ricorda Autostrade che sono installati dei particolari sensori sull’opera, che non hanno mai rilevato alcun tipo di pericolo.
Gip Avellino: Società Autostrade non ha fornito “valutazioni documentate”
Nonostante la giustificazione di Autostrade, il giudice nella nota riporta che ci sia
“la presenza di un fenomeno di gravitazione che interessa i pendii in cui è ubicato il viadotto”.
Inoltre, secondo lo stesso gip, la Società Autostrade non ha adotto adeguate valutazioni rassicuranti sul raggiungimento di adeguati standard di sicurezza.
La conseguenza è il divieto della transitabilità dell’opera per i veicoli con massa superiore a 35 quintali in entrambe le carreggiate.