Impossibile dimenticare l’omicidio di Cupramontana in provincia di Ancona, dove un uomo ha strangolato il figlio in auto: ora è stato assolto per infermità mentale
Assolto per infermità mentale l’uomo protagonista dell’omicidio di Cupramontana. Ha ucciso il figlio soffocandolo in auto ma secondo il tribunale è completamente incapace di intendere e volere.
Il terribile omicidio di Hamid
Era il 4 gennaio 2018 quando il piccolo Hamid di soli cinque anni è morto soffocato in auto da quel padre che tanto amava. Gli aveva tappato la bocca con l’altra mano sul naso: erano parcheggiati a pochi metri da casa e la Yaris è diventata la scena del delitto.
Il piccolo aveva cercato di difendersi ma è morto dopo pochi attimi, con la conferma da parte dell’autopsia che si trattasse di asfissia. Durante l’interrogatorio del Gip, Besart aveva raccontato:
“una forza si è impossessata di me, dicendomi di uccidere mio figlio”
A quel tempo l’uomo aveva perso il lavoro e stava affrontando una forte depressione.
Assolto per infermità mentale
La sentenza di primo grado si era conclusa con la conferma di infermità mentale per l’imputato, come da perizia della psichiatra Francesca Bozzi. In quella circostanza era stato condannato a 12 anni di reclusione con rito abbreviato.
Nella giornata di oggi è stato assolto in appello: per la perizia disposta dal Tribunale Besart Imeri era incapace di intendere nel momento in cui ha ucciso il suo bambino. La sentenza di primo grado è stata dunque ribaltata completamente, confermando la sua infermità mentale – come evidenzia anche il Tgcom24 -.
L’uomo dovrà scontare 10 anni presso una Rems – residenza per esecuzione delle misure di sicurezza.