La legge sulla prescrizione è tornata in vigore, rimanendo, stando a quanto ha affermato Renzi, fedeli alla cosiddetta Legge Orlando.
Dopo mesi in cui ha agitato gli animi dei membri della camera, la prescrizione fa il suo ritorno.
Prescrizione: torna in vigore la legge del governo Renzi
La legge sulla prescrizione che ha agitato gli animi dei parlamentari per tanti mesi, è oggi tornata. In particolare, sono stati Pd e M5s ad aver votato affinché la legge del governo Renzi potesse tornare in vigore. La legge è detta Orlando perché era stata redatta dal ministro della Giustizia che portava quel nome. Renzi ha affermato che il voto favorevole è stato per mettere fine ad un processo infinito. In particolare, ci si è pronunciati a sfavore dell’emendamento a sfavore, mantenendo le linee guida della legge Orlando.
23 voti a favore e 22 contro
A passare è stato l’emendamento contrario al ddl Costa. L’emendamento è stato soppresso con 23 voti a favore e 22 contrari. Sia Pd che Movimento 5 stelle hanno votato a favore ma anche LeU. I contrari si possono rintracciare nel centro destra e in Italia Viva. Il prossimo 27 gennaio, la legge di Enrico Costa arriverà comunque alla Camera nonostante il parere negativo della Commissione Giustizia della Camera.
Parallelamente, all’interno della maggioranza, si sta lavorando per riformare i tempi ed i processi. Bonafede, dopo aver appreso del voto contrario vorrebbe presentare a breve il testo. Come si legge su Il Fatto Quotidiano, ha affermato:
“Prendo atto che la proposta di Forza Italia è stata bocciata. Continuo a lavorare per garantire processi con tempi brevi: nei prossimi giorni manderò il nuovo testo della riforma del processo penale, sulla base di quanto emerso nell’ultimo vertice di maggioranza. I cittadini chiedono una giustizia più veloce ed efficiente e dopo l’ultimo vertice ci sono tutti i presupposti per dare finalmente una risposta concreta”.