Dopo due anni di guerra commerciale, finalmente spunta l’accordo definitivo dei dazi USA-Cina
Guerra dei dazi USA-Cina è finita? È stato siglato l’accordo storico e definitivo tra i due colossi commerciali Stati Uniti e Cina, che hanno sottoscritto la pace definitiva.
Pechino si è impegnata definitivamente ad acquistare prodotti americani aggiuntivi per 200 miliardi di dollari in due anni.
Il 15 gennaio 2020 verrà ricordata come la data storica dell’accordo definitivo e, intanto, Donald Trump si aggiudica la “vittoria” in vista delle prossime elezioni.
Il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha invitato 200 esponenti alla East Room alla Casa Bianca per assistere alla firma dell’accordo commerciale con la Cina, che pone fine alla guerra dei dazi.
Trade war finita: ecco cosa prevede l’accordo commerciale USA-Cina
Come si evince anche da Il Sole 24 Ore, il documento è stato siglato dai due capi negoziatori: il Responsabile al commercio americano Robert Lighthizer e il Vice Premier cinese Liu He, economista e uomo fidato del presidente cinese Xi Jinping.
La “pace” commerciale rappresenta un
“passo avanti importante”
per i rapporti tra i due giganti commerciali, ha sottolineato il Presidente Donald Trump.
Anche il Presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato:
“L’accordo è positivo per il mondo intero”.
I dazi esistenti saranno rimossi se la Fase 2 dell’accordo commerciale con la Cina sarà chiusa.
Secondo lo stesso Donald Trump, potrebbe non esserci bisogno di una Fase 3 dell’accordo.
Inoltre, il Tesoro americano ha cancellato Pechino dalla “black list” dei paesi accusati di manipolare la valuta contro il “biglietto verde”.
Quali sono i riflessi sull’economia mondiale?
L’accordo commerciale “storico” è buono per la Cina, gli Stati Uniti e il mondo intero, afferma il presidente cinese Xi Jinping.
“E’ un’intesa vantaggiosa per tutti”
sottolinea il vice premier Liu He e rappresenta una
“vittoria per le nostre aziende tecnologiche e per i lavoratori americani”,
ribadisce il segretario al Tesoro americano.
Per Donald Trump la firma dell’accordo rappresenta una vittoria da rivendicare con i farmers, le società energetiche e l’industria manifatturiera “Made in USA”, le principali beneficiarie dell’accordo.