Eurostat lavoro: lavoratori italiani tra i peggiori per titolo di studio
Mercato occupazionale del lavoro: i lavoratori italiani sono tra i peggiori in Europa per livello di istruzione. Secondo i dati pubblicati dall’Eurostat, solo il 23,4% degli occupati dichiara di avere la laurea.
Nel dettaglio il 18,2% è la percentuale dei lavoratori maschi laureati.
Il Belpaese è in penultima posizione e precede solo la Romania.
Nel Regno Unito, ad esempio, il 47,2% degli occupati dichiara di aver conseguito un diploma di laurea, in Francia il 43,3% e in Germania il 30,6%.
In media in Europa il 36,8% dei lavoratori ha conseguito un titolo di studio equipollente alla laurea.
Occupati per titolo di studio: la terza media
La licenza media inferiore è il titolo di studio che la maggior parte dei lavoratori italiani possiede: il 29,7% contro la media dell’Europa (il 15,9%).
Gli occupati di sesso maschile con il livello di istruzione più basso sono il 35%, oltre un terzo dei lavoratori italiani.
Se si guarda al dato annuale, i lavoratori italiani tra i 20 e i 64 anni che hanno la terza media sono il 30,1% degli occupati totali e la percentuale sale tra gli uomini con il 35,2%.
Tali dati si riferiscono all’anno 2018, ma confrontando la situazione rispetto al 2009, possiamo notare che i lavoratori uomini con la licenza media inferiore erano pari al 41,5% della forza lavoro complessiva.
Lavoro: le donne hanno un livello di istruzione più elevato
Diversa la situazione delle lavoratrici donne che hanno conseguito la laurea: il dato è pari al 30,1% rispetto alla media europea (40,2%).
Sono le donne più istruite ad entrare nel mercato occupazionale, anche se permane il gap retributivo uomo/donna.
Tassi di occupazione più elevati: le 4 lauree più ambite
Quali sono le 4 lauree con tassi di occupazione più alti? I laureati ad indirizzo scientifico, matematico e fisico ottengono sul mercato del lavoro un tasso di occupazione cospicuo.
Al terzo posto per i laureati in Statistica e Ingegneria industriale, al secondo posto per i laureati in Ingegneria biomedica/gestionale e, al primo posto, gli ingegneri elettronici e informatici.